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Google: “Non rimuoveremo il trailer del film su Maometto da YouTube”

Mountain View ha deciso di resistere alle richieste provenienti anche dalla Casa Bianca e di non rimuovere il trailer sul film che sta causando violenze e rivolte in tutto il mondo arabo. La pellicola infatti non viola alcuna legge negli USA, pertanto non sussistono violazioni della policy della piattaforma.
A cura di Angelo Marra
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Negli ultimi giorni stiamo assistendo a drammatiche manifestazioni e rivolte in tutto il mondo arabo a causa di una discutibile pellicola sul Profeta Maometto, "The innocence of Muslim", del regista americano Sam Bacile. La violenza che ha caratterizzato i sollevamenti seguiti alla pubblicazione del film è certamente deprecabile e sicuramente la pellicola è stata soltanto un casus belli dietro alla quale si celano contrasti ben più profondi nei confronti soprattutto degli Stati Uniti (l'ennesima strage di innocenti in Afghanistan da parte dei droni americani è di certo un contributo valido in tal senso) ma indubbiamente il prodotto cinematografico è stato, nella sua totalità, una vera e propria provocazione nei confronti del mondo musulmano. La rappresentazione stessa di Maometto è severamente vietata dalla legge islamica, ed averlo ritratto come un sostenitore di pratiche omosessuali e pedofile, oltre ad alcune scene di sesso in cui è mostrato nel film, è forse la peggiore offesa possibile nei confronti dei fedeli di tale religione.

Anche in Occidente il film è stato accolto con una certa ostilità proprio per il suo carattere provocatorio (tranne in sparuti casi come quello di Terry Jones, il predicatore americano che bruciava le copie del Corano e che ora ha annunciato che trasmetterà spezzoni del film durante i suoi vaneggiamenti travestiti da omelie), oltre ad essere un pessimo prodotto cinematografico. Persino la Casa Bianca è scesa in campo condannando pubblicamente la pellicola e chiedendo a Google di rimuovere il trailer da YouTube ma da Mountain View è arrivato un secco ed inaspettato rifiuto. La piattaforma infatti, senza entrare in merito alla tipologia del prodotto, ha ricordato che per policy rimuove i contenuti soltanto quando questi sono contrari al regolamento interno ed alle leggi vigenti nei singoli paese. Il trailer pertanto è stato rimosso in Libia, Afghanistan, Egitto, India e Indonesia ma non negli altri paesi, USA inclusi, dove la pellicola non viola ufficialmente alcun regolamento. Se la cancellazione di un contenuto, ricorda Google, dovesse avvenire senza un'ordine della magistratura (quindi in relazione ad una violazione della legge) o per via del regolamento interno, ma solo in seguito ad una richiesta (per quanto venga direttamente da Obama) si creerebbe un precedente molto pericoloso che porterebbe la piattaforma a dover cancellare video sgraditi dopo una semplice segnalazione formale.

Nelle prossime settimane però non è da escludere che Google riesca a trovare un'escamotage per non ridiscutere il proprio regolamento interno ma al tempo stesso riuscire ad etichettare "Innocence of muslim" come contenuto inadatto alla piattaforma per poter procedere alla sua rimozione senza creare pericolosi precedenti. Al momento però a Mountain View domina la linea dura, nella speranza che gli utenti musulmani comprendano la scelta di Google e non vi leggano invece un tacito consenso alla diffusione di un così deprecabile contenuto.

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