Google: oltre 2,4 miliardi di multa dall’UE per posizione dominante di Android
La multa che la commissione antitrust UE si appresa a comminare a Google potrebbe essere addirittura più alta di quella dello scorso anno, quando il colosso di Mountain View venne multato per posizione dominante del motore di ricerca che dava un vantaggio illegale al servizio di comparazione dei prezzi. Stavolta, invece, Google viene multata per la posizione dominante di Android, il sistema operativo mobile, che ormai da tempo è nel mirino della commissione ed uno degli obiettivi della commissaria per l'Antitrust, Margrethe Vestager sin dal suo insediamento. Secondo quanto trapela da Bruxelles, quel che è certo è che la cifra che verrà comminata sarà superiore ai 2,4 miliardi di euro dello scorso anno, ma, molto probabilmente, sarà inferiore ai 10 miliardi di euro come si pensava qualche mese fa.
La posizione sul mercato di Android, il sistema operativo mobile di Google è da tempo nel mirino della commissione antitrust dell'UE. Prima della commissaria Margrethe Vestager, anche lo spagnolo Joaquín Almunia aveva provato a rendere più efficace la strategia europea, cosa che invece ha reso più concreta l'ex ministro dell'Economia danese, con un'azione più decisa. L'accusa che la commissione Antitrust muove nei confronti del colosso di Mountain View è quella di aver imposto condizioni illegali sui produttori di dispositivi Android, a danno della concorrenza e dei consumatori, la cui possibilità di scelta sarebbe stata ridotta. Un danno verso la concorrenza attraverso le attività legate alla pubblicità sui dispositivi mobili.
Ad oggi il sistema operativo di casa Google è installato sull'80 percento dei dispositivi mobili in circolazione, un risultato che deriverebbe dalle condizioni che Mountain View avrebbe imposto per Android, favorendo in questo modo i prodotti e le app di Google a scapito della concorrenza. Una strategia che ha finito per imporre Android in una posizione nettamente dominante rispetto agli altri concorrenti, riducendo al minimo la capacità di scelta dei consumatori. Una situazione che la Commissione europea per l'Antitrust vorrebbe perseguire pesantemente.
È molto probabile che, oltre alla pesante mula, la commissione chieda a Google di apportare modifiche ad Android, soprattutto per quel che riguarda i contratti che l'azienda instaura con gli altri produttori di smartphone.