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Opinioni

Google perde terreno nel cloud e punta sulle intelligenze artificiali

Il colosso di Mountain View spera di riconquistare una grossa fetta del mercato cloud offrendo non solo potenza di calcolo, ma anche l’intelligenza artificiale.
A cura di Marco Paretti
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Nel corso degli ultimi anni Google ha perso molto terreno nel settore del cloud computing, superato da rivali come Microsoft e Amazon che con i loro servizi si sono rivelati essere sempre più rilevanti all'interno del panorama internazionale. Ora, però, il colosso di Mountain View spera di riconquistare una grossa fetta di mercato offrendo non solo potenza di calcolo in cloud, ma anche l'intelligenza artificiale. Big G aveva già annunciato di voler offrire strumenti basati sul machine learning, e quindi sulle IA, ai suoi clienti: a partire da questa settimane due di quegli strumenti saranno disponibili per tutti in forma beta.

Il primo di questi software sarà un programma di analisi del testo che può essere utilizzato per estrarre in maniera automatica le informazioni chiave presenti nei documenti o effettuare un'analisi del testo alla ricerca del mood e del tono dell'autore. "Per esempio" spiega Google, "chi si occupa di digital può analizzare le recensioni dei prodotti online, mentre i centri servizi possono determinare i sentimenti delle trascrizioni delle chiamate effettuate dai clienti". Il secondo strumento, invece, rappresenta un software in grado di riconoscere la lingua parlata, riportandola sotto forma di testo.

Il programma è in grado di riportare in tempo reale oltre 80 lingue parlate in forma testuale, in maniera simile a quanto avviene attualmente con gli assistenti digitali implementati nella maggior parte degli smartphone, inclusi Siri, Google Now e Cortana. Un settore, quello delle intelligenze artificiali, che comunque è già caratterizzato da una forte concorrenza composta proprio da Amazon e Microsoft, che già offrono soluzioni basate sul machine learning. I servizi cloud di Amazon portano nelle casse dell'azienda di Jeff Bezos circa 10,8 miliardi di dollari all'anno, mentre i ricavi di Microsoft sono pari a 10,1 miliardi di dollari. Google segue dalla distanza con 3,9 miliardi di dollari all'anno. Con le nuove proposte – e la prova gratuita offerta dall'azienda – Big G spera di convincere sempre più clienti a passare ai suoi servizi.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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