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Google risponde all’UE: “La qualità dei nostri servizi non è anti-concorrenziale”

Google risponde alla Commissione Antitrust UE, nei termini previsti, che l’accusa di essersi avvantaggiata della posizione dominate del motore di ricerca per offrire i suoi servizi. Il legale di Google, Kent Walker, ritiene le accuse non corrette e non tengono conto di competitor come Amazon e eBay. “La qualità dei nostri servizi non è anti-concorrenziale”.
A cura di Francesco Russo
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A distanza di pochi giorni dall'invio dei questionari che la Commissione Antitrust sta inviando alle aziende e a pochi giorni dal termine previsto per il 31 di agosto, Google ieri ha depositato la sua risposta alla Commissione guidata da Margrethe Vestager. Google rigetta le accuse e in un post pubblicato sul blog di Google Europe Kent Walker, consulente legale di Google, sostiene che il motore di ricerca non favorisce i servizi che il colosso di Mountain View offre. Questo è dunque un nuovo capitolo di un confronto UE vs. Google che potrebbe chiudersi, nel caso la Commissione dovesse decidere in questo senso, in un multa pesante che sarebbe del valore del 10% del fatturato di Google. Se così fosse, il valore della multa sarebbe più alta di quella pagata da Microsoft nel 2012.

La posizione di Google nei confronti della Commissione Antitrust UE nei fatti non sorprende. E la posizione delineata da Walker, rispondendo proprio all'accusa principale della Commissione, ossia quella di aver abusato negli ultimi anni della forza del motore di ricerca (Google ha una quota di utilizzo in Europa che supera l'80%) per trarre vantaggio dai servizi che offre,  si concentra sul fatto che Google in questi anni ha elevato la qualità dei suo servizi "e per questo non può dirsi anti-concorrenziale", ritenendo inoltre le accuse mosse dalla Commissione come "non corrette". Google, sostiene sempre Walker, "ha accresciuto le possibilità di scelte dei consumatori europei e offre preziose opportunità alle aziende di qualsiasi dimensione".

Walker sottolinea il fatto che la Commissione nelle sue accuse non tenga conto del fatto che proprio negli ultimi anni sono emersi altri competitor di Google proprio nelle ricerche online, citando Amazon e eBay. Non è un caso la citazione di Amazon citato come competitor principale un anno fa proprio da Eric Schmidt quando in un discorso a Berlino affermò che il vero rivale di Google è proprio l'azienda fondata da Bezos. E poi ha aggiunto che invece di ridurre la concorrenza Google ha inviato più di 20 miliardi di referral alle altre società web europee negli ultimi 10 anni, facendo crescere il traffico web verso i loro siti del 227%. Ed è proprio l'universo dei servizi shopping quello che sta ampliando il mercato del search.

Nel post Walker spiega anche che gli sia da desktop che da mobile, proprio effettuando ricerche online legate allo shopping, "vogliono andare direttamente dal loro commerciante online" ed è per questo che proprio negli ultimi anni Google ha sentito l'esigenza di "andare oltre i 10 link blu" vecchio stile, con l'intento di stare al passo dei concorrenti. E sempre nel post viene mostrato un video in cui gli ingegneri di Google spiegano come si evoluto il mercato del search in ottica shopping.

"Il nostro motore di ricerca è progettato per fornire i risultati più rilevanti e gli annunci più utili a fronte di qualsiasi richiesta. Gli utenti e gli inserzionisti traggono vantaggio quando questo viene fatto bene. Google fa così". In questo passaggio è racchiuso il senso della risposta di Google alla Commissione UE.

Google spera di poter discutere le proprie motivazioni al più presto di fronte alla Commissione di Margrethe Vestager. Lo scenario che adesso si apre è quello che porta ad una definitiva decisione da parte della Commissione, decisione che ha anche come ipotesi quella di una multa da record ai danni di Google, qualora la risposta da Mountain View non fosse ritenuta soddisfacente, per un valore del 10% del fatturato di Google.

Secondo fonti riportate dal New York Times, una decisione in merito a questa vicenda potrebbe arrivare entro la fine di quest'anno.

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