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Google Stadia è realtà: ecco tutti i giochi e le funzioni (anche quelle in arrivo)

Google Stadia, il servizio per il gaming in streaming ideato dalla casa di Mountain View, è finalmente approdato sul mercato. La lista dei giochi trapelata in precedenza include però titoli che non sono ancora disponibili, mentre alcune delle funzioni esclusive saranno disponibili solo a partire dal 2020.
A cura di Lorena Rao
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C'è un gran parlare attorno a Google Stadia, il servizio di videogiochi in streaming promosso dal colosso di Mountain View attraverso il quale poter fruire i videogiochi senza necessità di scaricarli. Tramite i server di Google, sarà infatti possibile giocare a una serie di titoli videoludici senza avere il vincolo di una console specifica o un PC da gaming: basterà connettersi al browser Google Chrome per usufruirne. Questa è la presentazione in breve di Google Stadia; tuttavia, entrando più nel dettaglio, il servizio, approdato sul mercato globale oggi 19 novembre, presenta una serie di varianti rispetto alle dichiarazioni precedenti rilasciate dal colosso statunitense.

Tutti i giochi di Google Stadia

Inizialmente l'elenco di titoli ospitato dai server di Google Stadia includeva 31 titoli. Si tratta però di una lineup a lungo termine, perché al momento del suo lancio il servizio presenta 22 giochi, 10 dei quali confermati poco prima del debutto, come GRID, Attack on Titan: Final Battle 2 e Metro Exodus. Di seguito ecco la lista completa rilasciata via Twitter da Geoff Keighley, giornalista e presentatore canadese videoludico:

Conferme interessanti, soprattutto se si pensa che si vanno ad aggiungere a successi più o meno recenti come Red Dead Redemption 2 e Assassin's Creed Odyssey. Non mancano nemmeno esclusive riservate a Google Stadia come Gylt, un titolo che non deve essere sottovalutato per la giovinezza della protagonista e per lo stile fanciullesco della sua ambientazione, perché è un horror in cui la tensione fa da padrona. Inoltre, entro la fine del 2019 arriveranno anche Borderlands 3, Darksiders Genesis, Dragon Ball Xenoverse 2 e Tom Clancy's Ghost Recon Breakpoint.

Le funzionalità mancanti al lancio

Tre le meccaniche più intricate legate a Google Stadia vi sono le tipologie di abbonamento. Prima però di addentrarvisi occorre fare un breve riepilogo: per usufruire del servizio di gaming in streaming di Google basta sottoscrivere uno specifico abbonamento per avere diversi tipi di funzionalità, oltre a edizioni il cui preordine è stato aperto con l'annuncio di Stadia – come l'esclusiva Founder's Edition o la Premiere Edition. In questo modo Google ha pensato di dare diverse possibilità a seconda delle esigenze. Tuttavia, nonostante la differenziazione in esperienza premium e basic, molte delle funzioni della Founder e della Premiere Edition saranno attivate solo nel corso del 2020: è il caso del browser Google Chrome per PC che non supporterà il 4K, l'HDR e l'audio Surround 5.1; tutto questo arriverà l'anno venturo.

Sempre nel 2020 arriverà la funzione Family Sharing, ovvero la possibilità di acquistare un gioco per condividerlo con gli altri membri della famiglia. Nemmeno gli achievement – paragonabili ai trofei di PS4 o agli obiettivi di Xbox One – sono disponibili al lancio, o meglio, vengono registrati ma non notificati. I Chromecast Ultra, le piattaforme acquistabili con la Founder e la Premiere Edition, saranno gli unici compatibili con Google Stadia, mentre gli altri riceveranno un aggiornamento dopo il 19 novembre. A proposito dei Chromecast Ultra, sono gli unici al momento a supportare il controller di Google Stadia in wireless, poiché su PC, tablet e smartphone serve un cavo USB-C. Quanto al Buddy Pass, cioè la possibilità di regalare 3 mesi di Stadia Pro ai propri amici, verrà inviato solamente i primi di dicembre. Altro aspetto che lascia perplessi è l'obbligo di uno smartphone per l'installazione iniziale e l'acquisto dei giochi. Non si sa ancora quando questo verrà abilitato su Chromecast Ultra e PC, considerando che il supporto mobile al lancio è rilegato ai dispositivi della gamma Pixel e ai tablet ChromeOS.

Al di là delle funzionalità che andranno ad arricchire l'esperienza e l'offerta proposta da Google Stadia, la data odierna rappresenta comunque un passo importante dell'industria videoludica, sempre più proiettata verso lo streaming, come dimostrano altri servizi alternativi di altri colossi della tecnologia come il futuro Project xCloud di Microsoft o PlayStation Now di Sony.

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