Google ti darà risposte a domande che non ti saresti mai fatto
L'acronimo sembra alluda all'aiuto materno a cui si ricorre ogni volta che va in fumo il tentativo di cercare qualcosa con le nostre sole forze. Annunciato a maggio, MUM, (Multitask Unified Model) è un nuovo sistema di intelligenza artificiale sviluppato da Google e darà una nuova tinta alla pagina delle ricerche effettuate dai singoli utenti. Rispetto a prima, i risultati che appariranno non saranno più circoscritti alle domande o alle parole chiave digitate per sapere qualcosa in più su un tema che non si conosce. In altre parole, la modifica apportata al motore di ricerca offrirà alle persone non solo le risposte che cercano, ma anche le domande che altri utenti hanno posto su quello stesso argomento e le risposte date nel corso del tempo.
Le caratteristiche di MUM
Google calerà il tuo quesito all'interno di un contesto più ampio, abitato da dubbi spinosi che attanagliavano il popolo di Internet. In altri termini, non sarai solo tu a porre domande al motore di ricerca, ma – e questo è l'aspetto innovativo – alla risposta che cercavi saranno allegate domande sullo stesso tema che non ti eri mai posto prima. L'operazione di restyling avverrà con l'aggiunta del modulo "Cose da sapere", che apparirà sotto i primi risultati della tua ricerca: questo riquadro conterrà gli aspetti dell'esplorazione che secondo Google potranno risultare utili, in base ai dati forniti da altri utenti presi dalla curiosità sul medesimo argomento che, tuttavia, hanno provato a reperire informazioni in modi diversi.
L'altro strumento per dare un nuovo volto alla search results page è un percorso che ti permetterà di approfondire il tema con il modulo "Affina questa ricerca" o, in alternativa, avere una visione generale attraverso il modulo "Allarga questa ricerca". Altra novità riguarda quel tipo di perlustrazioni virtuali che agli occhi di Google rivelano l'esigenza di trovare un'ispirazione: in questo caso, prima delle nozioni vere e proprie, verrà data la precedenza a immagini e video. Quest'ultima esperienza visiva è già disponibile, mentre per gli altri due moduli bisognerà aspettare alcuni mesi.
Domandare attraverso le immagini
Come se non bastasse, MUM consentirà a chiunque di giungere alla risposta che cerca con l'ausilio delle sole immagini. Un'operazione familiare a chi utilizza Google Lens, un'applicazione per il riconoscimento delle immagini. Ma, in questo caso, a rendere ancora più intelligente la tecnologia di Big G è la possibilità di aggiungere a una foto memorizzata nella galleria o appena scattata la domanda che ci attanaglia. Basta toccare l'immagine e optare per "Aggiungi domande". In questo modo, ci risparmieremo la fatica di bombardare Google con indizi che possano, a nostro avviso, essere d'aiuto affinché l'algoritmo fornisca la soluzione adatta a noi.