Groupon taglia 1.100 posti di lavoro e abbandona 7 paesi
Groupon ha annunciato un taglio di 1.100 posti di lavoro a livello globale, circa il 9,3% della forza lavoro complessiva. Il popolare sito di coupon in Italia dà lavoro a circa 350 persone e secondo le prime informazioni acquisite sembrerebbe che anche nel Bel Paese l'azienda ha deciso di effettuare alcuni tagli. Come si legge nel comunicato stampa diffuso nelle ultime ore dall'azienda, grazie ad alcune migliore introdotte nella piattaforma, l’intervento di personale è stato ridotto e questo giustificherebbe i tagli.
I vertici di Groupon hanno comunicato che gli esuberi dovrebbero essere completati entro settembre 2016. I tagli al personale dell'azienda potranno provocare oneri fino a 35 milioni di dollari, di cui 24 saranno a carico del terzo trimestre 2015. A fine agosto il popolare sito di coupon ha chiuso le attività in Grecia e Turchia ed ora con i nuovi tagli l'azienda si ritira da altri sette mercati: Filippine, Marocco, Panama, Portorico, Taiwan, Thailandia e Uruguay. Il motivo, come spiegato dal direttore operativo Rich Williams, è che Groupon ha la necessità di concentrare il business su un numero ridotto di paesi.
Nel secondo trimestre 2015 l'azienda ha guadagnato 109,1 milioni di dollari, pari a 16 centesimi per azione. Al termine del Q2 2014 le perdite ammontavano a 22,9 milioni di dollari. Il fatturato ha subito un'impennata del 3,1%, arrivando a 738,4 milioni di dollari; le previsioni degli analisti erano di 740,3 milioni. I dati risultano solo apparentemente positivi, perché dal 2011 (anno della quotazione in borsa) ad oggi l'azienda ha continuato a raccogliere una lunga serie di perdite trimestrali.
