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Guido Rossi: “La scelta di Quintarelli per AgCom sarebbe straordinaria”

L’ex numero uno di Telecom commenta la situazione dell’authority per le comunicazioni in un’intervista radiofonica. Appoggio totale alle candidatura dell’informatico veronese (“è il numero uno”) ma forte preoccupazione per come il Parlamento affronta il tema della rete.
A cura di Angelo Marra
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La futura democrazia ha sicuramente una base solida nella rete e in tutto quello che riguarda la comunicazione. Quindi l'importanza che questo può avere per la politica e la democrazia futura è enorme”. Guido Rossi, garante etico della Consob e due volte alla guida di Telecom, dice la sua sulla questione AgCom e su come il Parlamento sta intervenendo a riguardo. Le nomine di organismi così importanti non dovrebbero essere frutto di spartizioni politiche e comunque dovrebbero poi essere sottoposte ad un esame durissimo per mostrare le proprie competenze, come negli Stati Uniti. A proposito poi della proroga per la nomina del nuovo presidente, slittata al 6 giugno, Rossi approva l'idea della raccolta di curricula per i candidati, un primo “passo in avanti” verso la logica del merito. Interrogato poi sulle candidature, l'ex numero uno di Telecom sembra non avere dubbi: "Ci sono personaggi validissimi che, dal punto di vista del curriculum sono di primo piano, anche se non so quanto siano legati al sistema dei partiti. Mi riferisco a Stefano Quintarelli che è sicuramente il numero uno degli esperti in questo settore, soprattutto della rete. Questa sarebbe una scelta straordinaria”. L'attestato di stima di Guido Rossi si va ad aggiungere alla lunga lista di sostenitori che sta promuovendo Quintarelli alla guida dell'authority. Una spinta dal basso che non è passata inosservata neanche agli osservatori internazionali, come il NewYork Times che ha parlato di una rivoluzione digitale nell'Italia post-Berlusconi e della candidatura di Quintarelli , definita “altamente difficile” per via proprio della mancanza di legami tra l'informatico e la politica.

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