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I call center non potranno più chiamarti sul cellulare: ecco perché

Al prossimo Consiglio dei Ministri sarebbe in arrivo una proposta atta ad ampliare la platea di numeri telefonici che può usufruire dell’iscrizione al registro delle opposizioni, attualmente riservato alle utenze fisse. La novità riguarderà più di 80 milioni di numeri di telefono cellulari entro la fine dell’anno.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Le chiamate dei call center bombardano ogni giorno milioni di numeri di telefono in tutta Italia, che siano numeri fissi o cellulari. Chi ha una linea fissa in realtà può difendersi da queste chiamate indesiderate iscrivendo il proprio numero al registro delle opposizioni, mentre al momento questa opportunità non è contemplata per telefonini e smartphone. Le cose però potrebbero essere sul punto di cambiare: come ha anticipato ieri Il Sole 24 Ore al prossimo Consiglio dei Ministri sarebbe in arrivo una proposta atta ad ampliare la platea che può usufruire dell'iscrizione al registro delle opposizioni per includere anche i numeri associati ad utenze mobili.

Si tratterebbe di una svolta non da poco, dal momento che da anni ormai il quantitativo di numeri cellulari supera di gran lunga quello dei numeri fissi, e che molti di coloro che disponevano di una utenza casalinga o aziendale l'hanno ormai abbandonata per passare alla comodità di un numero raggiungibile ovunque. Per la precisione il nuovo registro ipotizzato potrebbe arrivare a includere 20 milioni di numeri fissi e ben 83 milioni di numeri cellulari, per superare una potenziale platea totale di più di 100 milioni di numeri.

Come funzionerà il registro delle opposizioni per i cellulari

Il registro delle opposizioni funzionerà per i numeri cellulari esattamente come avviene già per la versione attualmente in vigore e dedicata ai numeri fissi. Basterà iscrivere il proprio numero al suo interno per evitare di ricevere telefonate a scopo pubblicitario, di vendita diretta, comunicazione commerciale o ricerche di mercato. Nello specifico i call center che si occupano di queste attività saranno tenuti a far consultare ai propri operatori il registro, per assicurarsi che il numero che stanno per chiamare non vi sia iscritto; per poterlo fare dovranno però versare un canone annuale al gestore del registro o al ministero dello Sviluppo. Per il cittadino invece il servizio è gratuito: per iscriversi al registro basterà visitare il sito web del gestore oppure telefonare al numero di telefono che sarà messo a disposizione, utilizzando il numero della linea interessata.

Le tempistiche per l'ampliamento

Il problema — riporta sempre Il Sole 24 Ore — è che l'ampliamento del registro ai numeri cellulari non sarà immediato: dopo il passaggo in Consiglio dei Ministri la tabella di marcia prevede infatti consultazioni con operatori telefonici e associazione dei consumatori, e successivamente la definizione dei parametri tecnici per il funzionamento della novità. Le tempistiche previste dalle fonti della testata parlano della fine dell'anno appena iniziato.

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