I consumatori devono poter riparare lo smartphone da soli: l’ordine del presidente Biden

I consumatori devono avere più scelta nel decidere da chi far riparare i dispositivi elettronici che comprano, e il solo servizio di assistenza autorizzato e venduto dai produttori non può essere sufficiente. È su questi assunti che si basa uno dei provvedimenti contenuti all'interno dell'ultimo ordine esecutivo firmato dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden: una richiesta ufficiale alla FTC statunitense di mettere nel mirino le aziende che ostacolano il cosiddetto "diritto alla riparazione" da parte dei consumatori – mettendo in scacco parte degli interessi economici dei produttori di gadget e portando con sé potenziali benefici anche sull'ambiente.
Al momento infatti chi acquista smartphone, computer e numerosi altri dispositivi elettronici ha poche scelte quando si tratta di ripararli: spesso può solo rivolgersi al produttore originale e sostenere il costo spesso elevato del servizio di assistenza; rivolgersi a servizi non autorizzati per andare al risparmio, rischiando però di danneggiare il dispositivo, oppure rinunciare alla riparazione e acquistare direttamente un nuovo gadget. Con l'ordine esecutivo firmato in queste ore, uno dei mercati maggiori per quel che riguarda il settore dell'elettronica di consumo costringerà i produttori ad adottare politiche più aperte nei confronti delle riparazioni svolte in autonomia. In particolare i fautori del diritto alla riparazione sostengono da anni che i produttori debbano fornire accesso diretto a componenti, manuali e software per le riparazioni a tutti i consumatori o ai servizi di assistenza terzi che desiderino cimentarsi nelle operazioni a titolo personale o come attività commerciale.
Non è chiaro come si muoverà nello specifico la FTC nei confronti delle richieste formulate nell'ordine esecutivo, ma l'idea è che sul lungo periodo la mossa possa avere un effetto benefico sull'ambiente. Se i produttori dei dispositivi non avranno più l'eslcusiva su queste operazioni, si affacceranno sul mercato più proposte che abbasseranno il costo medio; a loro volta i consumatori potranno così preferire la riparazione rispetto all'acquisto di nuovi apparecchi, evitando di gettare prodotti potenzialmente utilizzabili ancora per anni.