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I consumatori devono poter riparare lo smartphone da soli: l’ordine del presidente Biden

All’interno dell’ultimo ordine esecutivo firmato dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, viene chiesto alla FTC di mettere nel mirino le aziende che ostacolano il cosiddetto “diritto alla riparazione” da parte dei consumatori – mettendo in scacco parte degli interessi economici dei produttori di gadget e portando con sé potenziali benefici anche sull’ambiente.
A cura di Lorenzo Longhitano
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I consumatori devono avere più scelta nel decidere da chi far riparare i dispositivi elettronici che comprano, e il solo servizio di assistenza autorizzato e venduto dai produttori non può essere sufficiente. È su questi assunti che si basa uno dei provvedimenti contenuti all'interno dell'ultimo ordine esecutivo firmato dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden: una richiesta ufficiale alla FTC statunitense di mettere nel mirino le aziende che ostacolano il cosiddetto "diritto alla riparazione" da parte dei consumatori – mettendo in scacco parte degli interessi economici dei produttori di gadget e portando con sé potenziali benefici anche sull'ambiente.

Al momento infatti chi acquista smartphone, computer e numerosi altri dispositivi elettronici ha poche scelte quando si tratta di ripararli: spesso può solo rivolgersi al produttore originale e sostenere il costo spesso elevato del servizio di assistenza; rivolgersi a servizi non autorizzati per andare al risparmio, rischiando però di danneggiare il dispositivo, oppure rinunciare alla riparazione e acquistare direttamente un nuovo gadget. Con l'ordine esecutivo firmato in queste ore, uno dei mercati maggiori per quel che riguarda il settore dell'elettronica di consumo costringerà i produttori ad adottare politiche più aperte nei confronti delle riparazioni svolte in autonomia. In particolare i fautori del diritto alla riparazione sostengono da anni che i produttori debbano fornire accesso diretto a componenti, manuali e software per le riparazioni a tutti i consumatori o ai servizi di assistenza terzi che desiderino cimentarsi nelle operazioni a titolo personale o come attività commerciale.

Non è chiaro come si muoverà nello specifico la FTC nei confronti delle richieste formulate nell'ordine esecutivo, ma l'idea è che sul lungo periodo la mossa possa avere un effetto benefico sull'ambiente. Se i produttori dei dispositivi non avranno più l'eslcusiva su queste operazioni, si affacceranno sul mercato più proposte che abbasseranno il costo medio; a loro volta i consumatori potranno così preferire la riparazione rispetto all'acquisto di nuovi apparecchi, evitando di gettare prodotti potenzialmente utilizzabili ancora per anni.

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