I dati delle pubbliche amministrazioni aperti a tutti: ecco tutti i vantaggi dell’Open Data made in Italy
Il progresso si muove inevitabilmente nella direzione della trasparenza totale, una condizione fondamentale soprattutto per quanto riguarda la cosa pubblica e come questa viene gestita dalle amministrazioni di diverso livello. Nonostante gran parte del mondo politico, guidato da interessi tutt'altro che civici, cerchi disperatamente di muoversi nella direzione opposta, qualcosa inevitabilmente sta cambiando, curiosamente a favore dei contribuenti.
Da questa settimana infatti una piccola rivoluzione digitale ha cominciato a prendere piede, con l'introduzione degli Open Data da parte del Ministero della Pubblica Amministrazione. Di che cosa si tratta? Le varie amministrazioni, da quelle locali fino ai Ministeri, sono in possesso di una mole enorme di dati relativa ai servizi più disparati, dall'economia agli investimenti, ambiente, trasporti, infrastrutture e così via.
Tutte queste informazioni da oggi sono pubbliche e accessibili da chiunque sul sito Dati.gov.it; l'archivio al momento si compone di ben 160 dataset di 33 Amministrazioni diverse, ma è probabile che a breve altri uffici si uniscano al progetto, ampliando così la varietà di materiale disponibile. Per loro è stato creato un vero e proprio vademecum per la creazione di un protocollo comune, per far sì che tutti i dati vengano raccolti e catalogati secondo logiche condivise.
È stata istituita inoltre anche la IODL, ovvero l'Italian Open Data License, per "promuovere la liberazione e la valorizzazione dei dati pubblici secondo la linea già tracciata dal Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione con la pubblicazione del nuovo Codice dell'amministrazione digitale, che all'Articolo 52 pone in primo piano la responsabilità delle pubbliche amministrazioni nel rendere disponibili i propri dati in modalità digitale"
Ovviamente questo tipo di dati, oltre che pubblici, devono essere anche interpretabili. Ecco perchè il portale ha indetto Apps4Italy, un “concorso di idee per il riutilizzo creativo dei dati aperti”. Uno degli scopi principali della pubblicazione di queste informazioni infatti sono le applicazioni per dispositivi mobili che possano leggere, interpretare ed intrecciare i diversi dati disponibili per offrire informazioni ai cittadini di differenti utilità.
Sul sito al momento sono presenti già 41 Apps, la maggior parte delle quali sviluppate per iPhone (ma c'è anche per Android, BlackBerry ecc), relative ad informazioni nazionali, regionali, provinciali e comunali di tutte le amministrazioni che hanno condiviso il loro pacchetto dati. Si parte dalla guida turistica di Montepulciano alle news dei municipi romani, dalle informazioni sulle auto blu dei parlamentari alla navigazione nel nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale, entrato in vigore proprio quest'anno.
Per gli sviluppatori interessati al progetto è stato creato un altro sito, appsforitaly.org, con tutte le informazioni disponibili per chi volesse realizzare la propria applicazione sfruttando i dati che sono stati resi pubblici. In palio un premio in denaro e la possibilità di accedere a particolari infrastrutture, piattaforme e programmi di sviluppo.
Encomiabile il fatto che nel regolamento sia presente una voce che recita “Sebbene non sia obbligatorio, l’utilizzo di software free/open source e di licenze aperte (per il codice, i dati e i contenuti proposti) sarà considerato un elemento qualificante”.