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I peggiori flop tecnologici del decennio

Smartphone che prendono fuoco da soli, occhiali indossabili detestati dal pubblico, televisioni con funzionalità presto divenute perfettamente inutili: gli anni 10 hanno visto il successo di prodotti di innegabile valore, ma anche la loro dose di flop e di gadget rivelatisi fallimentari. Ecco alcuni dei più celebri.
A cura di Lorenzo Longhitano
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La chiusura del decennio è un momento buono come un altro per fare un bilancio sul passato recente, ma come in tutti i settori il mondo della tecnologia non è stato caratterizzato solo da progresso e progetti andati a buon fine. Soprattutto per quel che riguarda il mondo dell'elettronica di consumo e in particolare dei gadget hi tech, gli anni 10 sono stati teatro di alcuni dei fallimenti più clamorosi da parte di aziende e soggetti attivi nel settore. Alcuni di questi flop sono ancora vivi nei ricordi degli appassionati, mentre per ricordarsi di altri occorre un sostenuto sforzo mnemonico. Ecco una selezione che può essere utile a scandire il decennio che si sta per chiudere.

All'inizio del decennio sembrava ad esempio che il futuro della televisione fosse necessariamente in 3 dimensioni. I TV più costosi e sofisticati venivano venduti con questa funzione integrata e occhialini 3D inclusi, tra i Blu-Ray in vendita non mancava una discreta offerta in tre dimensioni e perfino alcuni canali televisivi hanno offerto trasmissioni in questo formato ormai dismesso. Dopo l'uscita sul mercato del primo iPad nel 2010 in molti hanno tentato di seguire le orme di Apple con il lancio di una propria tavoletta; il processo ha richiesto anni e ancora adesso è difficile trovare un tablet con altrettanta personalità, ma uno dei peggiori è stato sicuramente il BlackBerry Playbook uscito nel 2011.

Le mappe di Apple lanciate nel 2012 con iOS 6 dovevano essere la risposta della casa di Cupertino allo strapotere di Google Maps ma si rivelarono talmente imbarazzanti per precisione e realizzazione che costarono una scusa proveniente direttamente dal numero uno del gruppo. I Google Glass della casa di Mountain View avrebbero invece dovuto rivoluzionare il modo in cui interagiamo con la tecnologia mettendo un computer indossabile direttamente davanti agli occhi di ciascuno; il pubblico però li odiò talmente tanto che, nonostante anni di anticipazioni, dall'uscita ufficiale nel 2013 non hanno mai avuto un vero e proprio lancio su grande scala.

Nel 2014 il Fire Phone di Amazon avrebbe dovuto lanciare il colosso di Jeff Bezos nel mondo dei produttori di smartphone dando ancora più potere a una multinazionale che già domina nel mondo dell'ecommerce; il dispositivo risultò però troppo costoso e connesso proprio al mondo dello shopping online, e risultò in un fallimento clamoroso. BlackBerry OS e Windows Phone sono stati due dei sistemi operativi più popolari di tutti gli anni 2000, ma a partire dal 2015 era diventato abbastanza chiaro che sarebbero stati completamente spazzati via dal mercato dall'avvento di software nati appena un decennio prima: Android e iOS, che invece partendo da zero si sono presi tutto.

Tra i flop più pirotecnici nel senso letterale del termine ci sono sicuramente gli smartphone Galaxy Note 7 di Samsung: lanciati nel 2016, dovevano rappresentare il sorpasso tecnologico del gruppo coreano sulla rivale Apple, ma la volontà di offrire un design troppo ambizioso è risultata in un difetto di progettazione che ha rischiato di mandare in fiamme parecchie unità e costretto la società a ritirare tutti i telefoni dal mercato. Rimanendo in ambito smartphone, nel 2017 il creatore di Android lanciò sul mercato Essential Phone, il suo primo progetto dopo aver lasciato Google (che acquisì la sua startup anni prima); il dispositivo si presentava con un approccio modulare e un design elegante che vantava per la prima volta un notch sulla cornice superiore dello schermo, ma rispetto alle aspettative del pubblico fu una delusione totale.

Forse è presto per definirlo già un flop, ma il debutto nel 2018 di Facebook Portal — lo smart display del gruppo di Mark Zuckerberg — non è stato particolarmente incoraggiante; la reputazione della società negli ultimi anni può aver contribuito all'accoglienza tiepida riservata dal pubblico al dispositivo, ma qualche certezza in questo senso arriverà solamente nei mesi a venire.

Anche in questo caso il futuro potrebbe riservare delle sorprese, ma per ora dei tre principali smartphone con schermo pieghevole che sarebbero dovuti uscire sul mercato nel 2019 ne è arrivato solamente uno: Samsung Galaxy Fold, peraltro in edizione limitata e dopo essere stato riveduto e corretto in seguito a ripetute segnalazioni di malfunzionamenti. Di Huawei Mate X non si hanno notizie e per avere un'idea sul futuro della categoria occorrerà aspettare il nuovo Motorola Razr, che pure sarebbe dovuto arrivare giorni fa nei negozi.

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