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I ricercatori vogliono studiare Bunny, il cane parlante di TikTok

Sulla piattaforma di condivisione video ha stregato più di 5 milioni di utenti parlando con la sua padrona attraverso una serie di ben 70 pulsanti che riproducono altrettanti messaggi vocali. Ora i ricercatori vogliono sapere se lei e altri animali con abilità simili siano veramente in grado di comunicare attraverso il linguaggio.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Da star di TikTok a soggetto di una vera e propria ricerca scientifica: è la parabola di Bunny, una sheepadoodle statunitense diventata famosa sulla piattaforma di condivisione video per la sua abilità nel comunicare con i suoi umani utilizzando dei pulsanti che riproducono dei messaggi vocali comprensibli dai padroni. Nelle clip pubblicate su TikTok l'animale si è rivelato talmente intelligente da aver solleticato l'interesse dei ricercatori dell'Università della California a San Diego, che hanno così iniziato a osservare più da vicino l'animale e molti altri suoi simili in altre famiglie.

I video di Bunny fanno regolarmente il giro di TikTok: il suo profilo sulla piattaforma ha 5,1 milioni di seguaci e i suoi video sono mediamente visti più di 2 milioni di volte ciascuno. Il dato non sorprende: in ogni clip sembra saper comunicare i suoi bisogni con abilità crescente, utilizzando un apposito tappeto composto ormai da più di 70 pulsanti, ciascuno dei quali esprime un concetto diverso — dai più banali Cibo, Acqua, Passeggiata e Gioco a concetti più complessi.

La padrona di Bunny, Devine, ha raccontato di essersi ispirata a un altro esempio simile di animali che si rivolgono ai padroni utilizzando delle soundboard, e di aver educato Bunny all'uso dei pulsanti fin da piccola. La fama raggiunta dalla sheepadoodle l'ha fatta finire sotto gli occhi dei ricercatori californiani che ora vogliono scoprire se dietro alle abilità di Bunny ci sia veramente una potenziale capacità linguistica — e cioè di comunicare concetti nuovi a partire dal numero limitato di elementi a sua disposizione — o se il comportamento finito sotto i riflettori sia piuttosto il risultato di un mix tra un meccanismo di azione-reazione e la pubblicazione online dei soli contenuti più interessanti.

Le ricerche vengono svolte a distanza, con un set di videocamere che riprende costantemente il luogo dove Bunny esprime i suoi bisogni e un team di ricercatori che prende nota delle interazioni che si svolgono nell'arco della giornata. Con il proseguire delle settimane gli scienziati hanno proposto a Devine di aggiungere al tappeto dei nuovi pulsanti che fanno riferimento a concetti astratti come Dove, Oggi e Domani, ma l'iniziativa non riguarda solo Bunny: all'interno del progetto dei ricercatori battezzato They Can Talk sono stati arruolati con le stesse modalità più di 700 partecipanti tra cani, gatti e altri animali. A partire dall'inverno dell'anno prossimo inoltre gli scienziati condurranno esperimenti comportamentali in presenza, visitando gli animali e i loro umani direttamente nelle loro abitazioni.

 
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