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Il Brasile ha sospeso i pagamenti con WhatsApp a una settimana dal lancio

La banca centrale del Paese sudamericano ha chiesto a Visa e Mastercard di disattivare il circuito di pagamenti sul quale fa leva l’intero servizio appena inaugurato dalla piattaforma di messaggistica. Le istituzioni locali vogliono verificare che la novità non interferisca con lo sviluppo di altri prodotti concorrenti.
A cura di Lorenzo Longhitano
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È durato decisamente poco il primo esperimento su larga scala di pagamenti tramite WhatsApp in Brasile: a poco più di una settimana dall'avvio dell'iniziativa, la banca centrale del Paese sudamericano ha intimato a Mastercard e Visa di disattivare il circuito di pagamenti sul quale fa leva l'intero servizio appena inaugurato dalla piattaforma di messaggistica. L'interruzione potrebbe essere temporanea, anche se al momento non c'è modo di sapere quando gli utenti potranno tornare a scambiarsi denaro e pagare prodotti e servizi con WhatsApp.

La ragione dello stop, si legge nella dichiarazione rilasciata dalla banca centrale brasiliana, è la volontà di favorire lo sviluppo di un ambiente competitivo nel quale possano prosperare anche altri servizi di pagamenti via smartphone alternativo a quello offerto dal gruppo Facebook. L'istituto ha inoltre affermato di non aver avuto modo di analizzare in anticipo il sistema di pagamenti ideato da Facebook per verificarne il funzionamento.

Lo scenario da evitare

Il timore insomma è che il gruppo Facebook possa approfittare della diffusione della sua piattaforma di messaggistica (gratuita e installata su milioni di smartphone nel Paese) per favorire l'adozione di un sistema di pagamenti incompatibile con altri servizi in arrivo. Una volta venutasi a creare una condizione del genere del resto sarebbe impossibile per qualunque azienda o istituzione realizzare un servizio alternativo, poiché gli utenti gli preferirebbero la comodità di un'app che già usano tutti i giorni. A quel punto la multinazionale potrebbe decidere unilaterlamente di alzare le commissioni di pagamento richieste su WhatsApp, certa che non esistano servizi alternativi che la costringano a competere al ribasso.

Le rassicurazioni di Facebook

In effetti si dà il caso che il Brasile stia già lavorando a un suo sistema di pagamenti mobili: si chiama Pix, debutterà quest'autunno e mira a rendere semplici e immediati i trasferimenti di denaro su smartphone. Da questo punto di vista la banca centrale brasiliana è stata rassicurata a stretto giro: in una dichiarazione a TechCrunch, il gruppo Facebook ha affermato che la piattaforma di pagamenti tramite WhatsApp mira a sfruttare un modello aperto e offrirà a utenti ed esercizi commerciali la possibilità di appoggiarsi a Pix come canale di trasferimento del credito. Non è chiaro però a questo punto se e quando la siatuazione di stallo sia destinata a risolversi.

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