Il cadavere di un quattordicenne ripreso dalle fotocamere di Google Maps
Fin dal suo lancio nel 2006, Google Maps è stato riconosciuto universalmente come uno strumento utile ed efficace per visitare i luoghi di tutto il mondo stando comodamente seduti di fronte al proprio computer. Le potenzialità della piattaforma sono fuori discussione e negli ultimi tempi il servizio di Google ha permesso con i suoi nuovi viaggi di avere sul display del proprio smartphone o del proprio computer immagini panoramiche che nessuno prima d'ora aveva permesso di far visualizzare in modo digitale, senza dimenticare le recensioni per le attività commerciali che possono essere tranquillamente visitate con la stessa piattaforma. A volte, però, gli scatti satellitari possono far riaffiorare traumi o ricordi spiacevoli o creare situazione decisamente delicate.
E' il caso di Jose Barrera, un uomo di Richmond, in California che nel 2009 ha visto picchiare e poi morire il proprio figlio Kevin con un colpo di arma da fuoco, a soli 14 anni. Il corpo è poi stato abbandonato senza vita a fianco di una linea ferroviaria e le indagini della polizia non hanno mai portato alla cattura del responsabile. A riaprire la ferita della famiglia è però l’immagine visualizzata inserendo le esatte coordinate del luogo su Google Maps, con il cadavere del ragazzino riverso a terra.
La risoluzione della mappa permette di distinguere addirittura i capi d’abbigliamento indossati come una maglietta bianca e scarpe dello stesso colore. Il padre, una volta venuto a conoscenza della presenza di tale immagine, ha contattato immediatamente il motore di ricerca perché venisse in qualche modo rimossa dal database del servizio l'immagine incriminata e in qualche modo decisamente fuori luogo. Una richiesta legittima, sia per rispetto nei confronti della vittima che per i familiari.
Quando vedo questa immagine, è come se tutto fosse accaduto soltanto ieri. Questo mi riporta alla mente tanti ricordi.
Le parole di Jose Barrera, padre del giovane Kevin
Google non avrebbe ancora fornito una risposta in via ufficiale. Anche l’immagine online continua ad essere quella con il corpo senza vita di Kevin e tra i commenti alla notizia si legge anche l'intenzione di intervenire al più presto rimuovendo quanto immortalato. È dunque possibile che la vicenda possa essere risolta nel giro di pochi giorni.
Google ha annunciato attraverso il proprio vicepresidente di non aver mai accelerato il processo di aggiornamento per le immagini relative alle mappe, ma che farà un’eccezione in questo caso.