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Il critico musicale dell’anno è su Twitter

Siamo a fine anno e, come già evidenziato in altri articoli, è tempo per fare classifiche e tirare le somme del 2010 ormai quasi concluso….
A cura di Mario Maaroufi
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Siamo a fine anno e, come già evidenziato in altri articoli, è tempo per fare classifiche e tirare le somme del 2010 ormai quasi concluso. Il settimanale newyorkese gratuito  Village Voice, che si occupa di cultura, fatti e arte inerenti alla Grande Mela, ha fatto una scelta decisamente strana per quanto riguarda il critico musicale dell'anno, incoronando come vincitore un account twitter anonimo. Dopo Mark Zuckerberg persona dell'anno secondo il Time, quella del Village Voice è una scelta ancora più inaspettata ma che, dopo aver sentito l'opinione dei redattori e del portaboce di Twitter, Matt Graves, appare motivata e lecita.

L'account in questione, @discographies, si occupa di piccole recensioni di soli 140 caratteri sulle discografie di artisti e band, riuscendo perfettamente nell'intento: un modo di comunicare diretto ed efficace, con il doppio vantaggio di permettere rapidamente la diffusione di idee e opinioni sulla musica e di mettere in contatto tutti gli interessati in un unico posto.

twitter

Grande la soddisfazione di Graves, che ha definito questo traguardo come una pietra miliare: Twitter, infatti, sta diventando un mezzo di comunicazione di massa dove vale la meritocrazia e le idee più interessanti e i contenuti più validi vengono premiati e apprezzati da una vasta fetta di pubblico. I social network, in altre parole, offrono sempre di più la possibilità di avere lettori in tutto il mondo, cosa che prima era riservata solo a coloro che avevano mezzi e potere per farlo.

E' questa la nuova frontiera dell'editoria? E, soprattutto, il discorso della meritocrazia vale per tutte le idee del genere o si tratta solo di rari, fortunati casi?

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