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Il più forte campione di Go si è ritirato dalle scene: “L’intelligenza artificiale è troppo forte”

Nel 2016 era stato sconfitto in uno storico match contro l’intelligenza artificiale AlphaGo di Google, ma da allora i giocatori di Go sintetici basati su algoritmi di machine learning non hanno fatto altro che migliorare. Ora l’addio alle scene, motivato dal fatto che ora nel Go “esistono entità che non possono essere sconfitte”.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Lee Se-dol contro AlphaGo
Lee Se-dol contro AlphaGo

Sono passati più di tre anni ormai da quando AlphaGo, un sistema di intelligenza artificiale sviluppato da Google, ha battuto il più forte essere umano al mondo nell'antico gioco cinese del Go. L'evento è stato vissuto da chi lo ha seguito in modo simile alla sconfitta del maestro di scacchi Kasparov da parte del supercomputer Deep Blue nel 1997, ma il protagonista — il sud coreano Lee Se-dol — non sembra aver mai superato l'esito della partita, tanto da aver appena comunicato la propria intenzione di ritirarsi dai circuiti professionali dedicati al gioco del Go.

A riportarlo è l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap alla quale il maestro appena trentaquattrenne ha concesso recentemente un'intervista, e tra le ragioni del suo addio alle scene ci sono proprio il debutto e l'ascesa dei sistemi di intelligenza artificiale nel campo del Go: "Con l'arrivo dell'intelligenza artificiale nel Go ho capito che non sarò mai più il numero uno assoluto", ha dichiarato Lee; "Nonostante ogni possibile sforzo per rimanere ai massimi livelli, esisteranno comunque entità che non possono essere sconfitte".

Il millenario gioco da tavolo in effetti è stato e continua ad essere una palestra formidabile per lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale: basato su una scacchiera da 19 x 19 intersezioni, prevede un numero di possibili combinazioni superiore a quello degli atomi che compongono l'intero universo — talmente alto da essere impossibile da prendere completamente in considerazione, sia da una mente umana che da un calcolatore. Ecco perché oltre alla conoscenza delle regole e a una padronanza assoluta delle strategie di gioco per vincere a Go serve anche una buona dose di intuito — qualità irreplicabile per definizione ma che gli sviluppatori di questi algoritmi hanno saputo sintetizzare nel funzionamento dei loro prodotti.

Oggi sono ormai diverse le intelligenze artificiali capaci di sorprendere i migliori maestri di Go, anche se ai tempi la supremazia delle macchine nel gioco non era ancora scontata. Lo stesso Lee Se-dol alla vigilia del suo match prevedeva di vincere in maniera schiacciante, tanto che non riuscì a nascondere la delusione dopo la sconfitta; la partita del 2016 terminò con un risultato di 4 vittorie a 1 in favore di AlphaGo, ma quell'unico successo conquistato da Lee resta anche l'unico mai messo a segno da un essere umano in una partita ufficiale contro il software di Google.

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