Il popolo della rete e le elezioni amministrative: cosa racconta il web?
Se si guarda alla vita reale, non si può certo dire che le elezioni amministrative del 2011 stiano muovendo chissà quali folle oceaniche. Anzi, la tendenza che ha caratterizzato questi ultimi anni resta invariata: l'affluenza alle urne cala e il partito del nonvoto cresce. Ciononostante, dall'altro lato della barricata ci sono quelli che credono davvero che i politici non siano tutti uguali e, pertanto, si impegnano in una sorta di campagna elettorale parallela e indipendente a favore dei loro candidati preferiti.
I casi più eclatanti (di certo tra i più seguiti dal popolo del web) si riferiscono a due Twitter trends: #morattiquotes e #masiampazzi.
Si tratta di due trends nati in maniera quasi simultanea ma che si riferiscono a due diverse elezioni: le comunali di Milano e quelle di Torino, anche se -c'è da dire- che l'hashtag #masiampazzi viene per lo più utilizzato per invitare le persone ad andare a votare, ovunque si trovino.
Il primo trend riguarda essenzialmente il caso Moratti-Pisapia. Ovvero la dichiarazione della candidata del PDL che -in diretta TV- ha accusato Giuliano Pisapia di essere stato condannato per furto. Il processo cui la Moratti faceva riferimento, in realtà, non si è concluso con un'amnistia (come da lei suggerito) ma con il ricorso in Corte d'Appello da parte di Pisapia, il quale è stato poi assolto con formula piena per "non aver commesso il fatto".
In buona sostanza, la Moratti ha utilizzato il cosiddetto "metodo Goebbels" (oggi noto come "metodo Boffo"). Vale a dire il sistema per cui si promulga una mezza verità e poi la si ripete insistentemente finché essa non diventa vera. È stato infatti accertato che il potere della smentita (per quanto più vicina alla verità) non ha la medesima forza del primo annuncio. Ed è proprio per questo che i twitters italiani hanno deciso di sbizzarrirsi nel tentativo di scardinare dalle fondamenta le dichiarazioni di donna Letizia, utilizzando l'unico metodo capace di contrastare un certo tipo di propaganda: l'ironia, la messa in ridicolo del Potente, la satira.
Eccovi qualche esempio.
Ma il lavoro dei twitters italiani non si ferma qui.
Attraverso l'hashtag #masiampazzi, infatti, alcuni utenti stanno invitando gli italiani al voto, e per farlo utilizzano uno dei più classici tormentoni di Pierluigi Bersani (Ma siam pazzi?) ripreso anche da Maurizio Crozza nella sua imitazione del segretario del Partito Democratico.
Naturalmente, c'è anche chi sceglie di prendersi gioco di tutti, indistintamente, creando manifesti ad hoc che comunicano il profondo disagio del non riuscire ad individuare nessun candidato "credibile". È il caso della pagina Facebook: candidati improbabili per le elezioni amministrative, che ha pubblicato una serie di 30 manifesti a tema "Elezioni amministrative 2011".
Ecco una selezione dei manifesti in questione.
Quel che è certo è che il web, ancora una volta, si conferma come il media più coinvolto dai mutamenti politici: dove non arriva la televisione, sopperisce la rete, ed è assolutamente certo che saranno in molti, questo pomeriggio, ad avvalersi del web per conoscere i risultati in tempo reale delle amministrative 2011.