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Il primo vaccino ideato da un’intelligenza artificiale: al via i test sugli esseri umani

Lo ha annunciato il team di ricercatori che ha sviluppato il software, in Australia. Il sistema ha identificato da solo le migliori possibili molecole in grado di interagire in modo efficace con il nostro sistema immunitario, tra le quali una è diventata un farmaco che sarà testato per un anno negli Stati Uniti.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Nella lotta contro malattie ed epidemie l'intelligenza artificiale è destinata a giocare un ruolo sempre più preponderante accanto all'uomo, e una delle dimostrazioni pratiche più significative in questo senso è arrivata proprio in queste ore dall'Australia, dove la Flinders University ha annunciato l'inizio della sperimentazione su volontari umani di un vaccino antinfluenzale progettato completamente da algoritmi di machine learning. In realtà accade già regolarmente che software di vario tipo intervengano nell'ideazione o nel perfezionamento di un farmaco, ma quello che fa il sistema ideato dai ricercatori australiani è diverso: il software si occupa di tutte le fasi e in particolare di trovare le molecole che meglio interagiscono con le nostre funzioni vitali allo scopo prefissato.

Come tutti i sistemi basati sull'intelligenza artificiale, l'algoritmo della Flinders University è stato sottoposto a una fase iniziale di addestramento durante la quale ha memorizzato tutti i composti chimici conosciuti in grado di attivare il sistema immunitario umano e quelli che invece non vi interagiscono, trovando poi tra da solo le differenze quali sono le caratteristiche che contraddistinguono un farmaco potenzialmente funzionante rispetto a uno da scartare. Una seconda porzione di codice è stata poi istruita a generare migliaia di miliardi di composti chimici, che sono stati poi sottoposti all'analisi dell'intelligenza artificiale per identificare i possibili candidati a diventare farmaci veri e propri.

Solo a questo punto sono intervenuti i ricercatori umani, selezionando i candidati classificati come i migliori, sintetizzandoli in laboratorio e provandoli su campioni di sangue umano per verificarne l'efficacia. Secondo i ricercatori il sistema sarebbe addirittura riuscito a ideare composti più efficaci di quelli esistenti attualmente, ma prima di capire se effettivamente il sistema sarà in grado di far risparmiare centinaia di milioni di dollari e velocizzare il processo di scoperta e sviluppo di nuove molecole farmaceutiche occorrerà almeno attendere il termine della fase di test del farmaco uscito dall'esperimento, che è appena iniziata e durerà un anno.

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