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Il team italiano alla WWDC di Apple: “Vogliamo essere tra gli sviluppatori più all’avanguardia”

Loopsie è una startup fondata da tre ormai ex studenti del Politecnico di Milano, che ha sviluppato un’app omonima per la fotografia smart. Il loro software crea immagini tridimensionali basandosi su algoritmi e reti neurali sviluppate internamente: ecco perché rimanere aggiornati sulle novità che saranno annunciate li aiuterà a migliorare la propria app.
A cura di Lorenzo Longhitano
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L'emergenza coronavirus ancora in atto ha costretto numerose grandi manifestazioni a essere rinviate o ripensate per poter accogliere spettatori e partecipanti in modo virtuale. Di quest'ultima categoria fa parte la WorldWide Developers Conference di Apple, l'annuale conferenza dedicata agli sviluppatori dell'ecosistema Apple che quest'anno si terrà lunedì prossimo, 22 giugno, e durante la quale vengono tradizionalmente anticipate le novità software in arrivo sui dispositivi del gruppo.

L'evento non si terrà come di consueto presso lo Steve Jobs Theatre di Cupertino ma esclusivamente in streaming. Il keynote di Tim Cook e degli altri dirigenti Apple sarà accompagnato da decine di sessioni tecniche e da appuntamenti virtuali che gli sviluppatori interessati potranno prenotare con gli ingegneri Apple per farsi raccontare più approfonditamente alcuni aspetti delle novità annunciate. Tra le realtà nostrane che approfitteranno della modalità di organizzazione in streaming della prossima WWDC c'è Loopsie, una startup fondata da Angelo Gallarello, Edoardo Longo e Giacomo Locci, tre amici ed ex studenti del Politecnico di Milano con la passione per la fotografia. La loro app omonima è dedicata agli appassionati di fotografia smart, e può partire da una immagine scattata da un punto fisso per creare foto 3D, ovvero brevi sequenze video nelle quali i dintorni sono riprodotti in tre dimensioni.

Come ha raccontato a Fanpage.it da Gallarello, Loopsie utilizza algoritmi sviluppati internamente all'azienda, che partono però anche da informazioni fornite dalle fotocamere di iPhone e iPad. Ecco perché è fondamentale i tre restino aggiornati sulle novità hardware e software interne al mondo Apple che saranno annunciate nel corso della conferenza. "I modelli più sofisticati di iPhone ad esempio possono già scattare una mappa tridimensionale dei dintorni, mentre quelli meno evoluti non sono in grado di farlo", ha raccontato Gallarello; nei prossimi modelli iPhone potrebbe infine montare a bordo una fotocamera realizzata appositamente per questo scopo: sapere a che punto sono i lavori del gruppo di Cupertino in fatto di reti neurali e realtà aumentata può aiutare gli sviluppatori di Loopsie a rendere più efficiente e precisa la loro app, sia sui telefoni in arrivo che su quelli meno recenti.

Il tutto in un panorama sempre più competitivo, nel quale ormai fioccano le aziende pronte a sfruttare tutte le potenzialità dell'intelligenza artificiale applicate alle immagini. "Apple premia le realtà pronte ad abbracciare le soluzioni più all'avanguardia sviluppate dai loro ingegneri, e noi vogliamo essere tra queste", ha affermato Gallarello; per farlo, i ragazzi di Loopsie seguiranno sicuramente il Keynote iniziale, ma più che ai nuovi prodotti e agli highlights che interessano i comuni appassionati, saranno interessati ai workshop tecnici più affini all'ambito di appartenenza della loro app, scegliendo tra le decine che saranno messi a disposizione. Il piano è poi quello di prenotare una o più sessioni faccia a faccia (ma sempre virtuali) durante le quali discutere delle novità annunciate direttamente con coloro che le hanno realizzate.

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