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Il trucco per aprire una conversazione con se stessi su WhatsApp (e a cosa serve)

Una minoranza di utenti ha scoperto e utilizza tutti i giorni un trucco che rende l’app di messaggistica istantanea decisamente più utile: una conversazione con se stessi, all’interno della quale nessun altro al di fuori dell’autore legge, ascolta o vede quel che viene inviato all’interno. Per crearne una esistono due modi.
A cura di Lorenzo Longhitano
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La piattaforma di messaggistica istantanea WhatsApp viene utilizzata ogni giorno da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo per rimanere in contatto con amici, parenti, colleghi e conoscenti, ma la sua utilità va oltre la possibilità di scambiarsi messaggi con il prossimo. Una minoranza di utenti ha scoperto e utilizza tutti i giorni un trucco che rende l'app decisamente più utile: una conversazione con se stessi, all'interno della quale nessun altro al di fuori dell'autore legge, ascolta o vede quel che viene inviato all'interno.

A cosa serve una conversazione con se stessi su WhatsApp

Le conversazioni con se stessi possono essere utili in più frangenti: quello che viene scritto al loro interno rimane salvato, rendendo la conversazione una sorta di blocco per gli appunti. Lo stesso vale per le note vocali, che possono servire per annotarsi velocemente qualcosa che è appena passato per la mente e si rischia di dimenticare. Inviare foto, video e altri materiali multimediali permette di trasferirli velocemente dallo smartphone al computer utilizzando WhatsApp Web, o viceversa; lo stesso vale per eventuali documenti da trasferire o stampare. Le app per smartphone che permettono di fare tutto questo in realtà abbondano negli store digitali, ma questa funzione non ufficiale di WhatsApp raduna tutto all'interno di un'app che viene già usata quotidianamente.

Il gruppo temporaneo per creare una conversazione con se stessi su WhatsApp

Trattandosi di un trucco che non fa ufficialmente parte delle funzioni di WhatsApp, creare una conversazione con se stessi richiede un paio di passaggi fortunatamente molto semplici. Il primo passo consiste nel creare un gruppo WhatsApp con una persona fidata, come un amico o un parente; nel secondo passo basta cacciare la seconda persona fuori dal gruppo appena creato: nella stanza resta solamente l'autore originale, che può così interloquire con se stesso senza che nessun altro possa leggere i messaggi o i contenuti inviati all'interno della chat.

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Contattare direttamente il proprio numero

Un metodo più rapido consiste nell'utilizzare il browser internet a disposizione sul telefono o sul computer, e inserire nella barra degli indirizzi un link che porti direttamente ad aprire una conversazione con se stessi all'interno di WhatsApp. La stringa da inserire è questa: "https://wa.me/", seguita dal proprio numero di telefono comprensivo del prefisso internazionale +39. La conversazione si aprirà immediatamente e avrà come unico interlocutore il numero di telefono inserito — in questo caso, il proprio. Contrariamente al metodo del gruppo temporaneo però, alla chat risultante non sarà possibile dare un titolo personalizzato.

Due consigli ulteriori per chi desidera sfruttare questa funzionalità nascosta. Il primo è quello di fissare la chat in alto, in modo che resti sempre facilmente raggiungibile senza dover scorrere tra le conversazioni elencate in ordine cronologico; il secondo è quello di non usare queste chat per trasferire foto e video importanti: gli algoritmi di WhatsApp infatti comprimono questo materiale prima dell'invio per ottimizzare tempi di ricezione e spazio occupato sui server dell'azienda, incidendo sulla qualità delle copie risultanti.

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