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Il web va a fuoco: un incendio in un datacenter ha messo offline migliaia di siti

L’incidente è avvenuto nelle scorse ore ed è già stato domato, ma gli effetti dell’incendio si ripercuoteranno probabilmente per ore o giorni sulle funzionalità dei siti web legati alle aziende clienti del fornitore. Le fiamme hanno coinvolto numerose aree cruciali per il corretto funzionamento dei server ospitati.
A cura di Lorenzo Longhitano
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In queste ore numerosi siti Internet stanno avendo problemi di accesso, ma il problema è in comune: un grande incendio che questa notte ha interessato a Strasburgo il datacenter di un grande fornitore di servizi Cloud, l'azienda francese OVH. L'incidente è avvenuto nelle scorse ore e le fiamme sono già state domate durante la notte, ma gli effetti dell'incendio si ripercuoteranno probabilmente per giorni sulle funzionalità dei siti web legati alle aziende clienti del fornitore.

Cos'è un datacenter

L'importanza dell'incendio è legata a quella dell'infrastruttura coinvolta: i datacenter sono infrastrutture fisiche progettate per far funzionare al meglio i server contenuti al suo interno – ovvero i computer sui quali sono fisicamente presenti le informazioni contenute sui siti web. Nei datacenter questi dispositivi lavorano ben refrigerati, ben connessi al resto di Internet e forniti di una fonte di energia stabile e al riparo dai sovraccarichi. Le aziende che li costruiscono e gestiscono affittano lo spazio di archiviazione al loro interno ad aziende che possono così assicurarsi una presenza online 24 ore su 24 senza timore di malfunzionamenti imprevisti. O almeno così dovrebbe essere.

L'incendio nella notte

Incendi, terremoti e altri eventi catastrofici sono tra i pochi pericoli che un datacenter dovrebbe temere, perché sono tra i pochi avvenimenti in grado di mettere veramente alla prova i sistemi di ridondanza dei quali sono dotati, come ad esempio generatori elettrici multipli e backup replicati su altri server presenti in sede. È esattamente quello che sembra essere accaduto nel datacenter di OVH: stando a quanto ammesso dall'azienda, l'incendio che ha interessato la struttura ha coinvolto numerose aree cruciali per il corretto funzionamento dei server ospitati, i quali a loro volta garantivano la presenza online di numerosi siti.

Il fondatore del gruppo, Octave Klaba, ha fornito aggiornamenti costanti sulla situazione consigliando da subito ai clienti di attivare i propri piani per il ripristino di emergenza dei dati, una procedura che ogni azienda dovrebbe avere ideato in anticipo per rispondere a situazioni di emergenza come questa senza impatto sulla possibilità di essere raggiunta online. È per questo che non tutti i siti ospitati nel datacenter di Strasburgo sono inaccessibili: molte aziende hanno ospitato copie di riserva dei loro portali all'interno di altri datacenter e dopo i problemi manifestati all'infrastruttura principale hanno potuto dirottarne il traffico in pochi minuti. Altri gruppi non hanno avuto questa lungimiranza: a diverse ore dall'incendio, molti siti risultano infatti ancora irraggiungibili, e i gestori stanno comunicando a loro volta lo stato della situazione sui relativi canali social.

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