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Il WiFi di McDonald’s e Starbucks non permette l’accesso ai siti porno

Le associazioni Enough is Enough e National Center on Sexual Exploitation hanno vinto la battaglia: da qualche giorno tutte le reti WiFi gratuite offerte dalla catena di ristorazione McDonald’s e Starbucks non permetteranno agli utenti di accedere ai siti porno.
A cura di Matteo Acitelli
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Le associazioni Enough is Enough e National Center on Sexual Exploitation hanno vinto la battaglia: da qualche giorno tutte le reti WiFi gratuite offerte dalla catena di ristorazione McDonald's e Starbucks non permetteranno agli utenti di accedere ai siti porno. Se fino ad oggi, infatti, gli utenti che si collegavano alle reti senza fili della nota catena di fast food hanno avuto la possibilità di navigare liberamente su tutti i siti internet, da oggi è stato introdotto un filtro per limitare l'accesso ai siti contenenti materiale pornografico.

Da diversi mesi, infatti i gruppi anti-pornografia stanno facendo pressione sulle aziende per frenare i contenuti porno, sempre più diffusi in rete. Per questo motivo, dopo numerose pressioni, i vertici della catena McDonald's hanno deciso di bloccare il porno dalla rete WiFi dei vari ristoranti sparsi per gli Stati Uniti. Un portavoce dell'azienda giustifica questa decisione spiegato che ogni giorno i fast food sono frequentati da molte famiglie con bambini: "Vogliamo creare un ambiente sicuro per i nostri clienti, pensiamo anzitutto alle famiglie". I filtri "anti-porno" di McDonald's sono già attivi nei ristoranti dell'azienda presenti in Gran Bretagna e saranno resi disponibile anche nei locali americani entro qualche settimana.

A poche ore dall'annuncio da parte della catena di fast food McDonald's è arrivata anche la notizia da parte del team di Starbucks che ha deciso di limitare la connessione WiFi gratuita presente negli store introducendo il filtro anti-pornografia. Tra gli store McDonald's e Starbucks si raggiungono oltre 21mila punti vendita che a partire dalle prossime settimane non permetteranno di accedere ai siti porno tramite WiFi. Alla notizia diffusa dalle due aziende di ristorazione è seguito il commento della presidente dell'associazione Enough is Enough, Rice Hughes: "La sicurezza di internet è una questione di salute pubblica prioritaria per i nostri ragazzi: ormai la pedopornografia è un virus sul web. Dopo McDonald's e Starbucks, speriamo che aderiscano anche alberghi, centri commerciali, biblioteche e tanti altri". Perché alla pornografia bisogna mettere un freno".

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