32 mila tra aprile e giugno, una ogni 288 secondi. Sono le aziende create dagli under 35 secondo il rapporto sull'imprenditoria giovanile di Movimprese, il quale va quindi a sottolineare come il numero di imprese aperte dagli under costituisca un terzo delle aperture totali nel corso del trimestre preso in esame. Condotta da Unioncamere-Infocamere, l'indagine indica che il numero di imprese giovanili è aumentato di 20 mila unità: sono infatti state 11 mila quelle chiuse nel corso dello stesso periodo dell'anno. Il totale di aziende under 35 è ora di circa 600 mila.
La crescita dovuta alle nuove aperture delle imprese "giovani" è stata pari al 54%; tanto valgono ora le realtà portate avanti da ragazzi intraprendenti nel panorama generale dell'imprenditoria italiana. Un trend sottolineato anche dalla rapida crescita trimestrale del settore, che nel corso degli ultimi tre mesi ha segnato un +3,6%; la crescita complessiva dell'imprenditoria si ferma molto più in basso, allo 0,6%. Una serie di dati che indicano una ripresa guidata proprio dalla popolazione più giovane, sempre più presente nel panorama imprenditoriale italiano.
Il rapporto di Movimprese indica come la scelta di aprire una nuova impresa sia sempre più spesso la risposta dei giovani sotto i 35 anni alla difficoltà nel trovare lavoro. Per questo una grossa fetta delle nuove aperture riguarda le micro-iniziative – il 76% delle imprese giovanili prendono forma come imprese individuali – con una forte prevalenza per il territorio meridionale. Le aperture al sud sono circa il 40,6% di quelle totali dell'area, soprattutto in alcune regioni come Calabria, Campania e Sicilia. Particolarmente appetibili per i giovani sono i settori legati al commercio (più di 6.500 nuove imprese nel corso del trimestre aprile/giugno), i servizi di ristorazione e di alloggio (2.800) e quello della costruzione (2.300).
