In Cina il governo darà un punteggio social ai cittadini dal 2020
L’indiscrezione, poco più che una semplice supposizione, circola ormai da alcuni mesi. E presto potrebbe diventare realtà. Si chiama Social Credit System ed è un nuovo e sofisticato sistema destinato a prendere piede in Cina. Si partirà dalla tecnologia (ma non solo) per valutare il livello di affidabilità dei cittadini. Il governo cinese, in questo senso, sarebbe vicino a una svolta. Quella di creare un ambiente di grande fiducia e credibilità, prendendo come modello quello della fortunata serie tv Black Mirror. Per la verità, già nel 2014 in Cina era partito un progetto pilota, nella contea di Suining, che monitorava le attività dei cittadini e li ordinava su una scala ordinata per livello etico, sanzionando persino le infrazioni.
Il governo cinese sarebbe pronto, dunque, a fare di più. Secondo quanto emerge in questi giorni, in cantiere per il 2020 ci sarebbe una vera e propria classificazione sociale, basata su un controllo capillare delle attività dei 700 milioni di utenti di internet in Cina. Sotto la lente, con ogni probabilità, finiranno le attività dei social e le ricerche internet. L’obiettivo finale sarebbe quello di costruire una vera e propria “cultura della sincerità”, oltre a prevenire alcuni comportamenti scorretti tra i cittadini e a intervenire per contrastarli.
Il governo procederà quindi ad effettuare controlli (in modalità non ancora chiare) fra le posizioni finanziarie, i comportamenti di credito e i contatti online degli utenti. Una volta raccolti i dati verrà poi stilata la classifica dei cittadini più “corretti”. Il vantaggio, per il governo, è quello di acquisire un maggior controllo sulle attività e le abitudini dei cittadini, a partire, a quanto sembra, dal 2020. Ma qualcuno già parla dell’affermarsi di una competizione fra membri di uno stesso stato che non gioverà alla società. Anche se le indiscrezioni che circolano in queste ore potranno trovare smentita nel tempo.