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In Italia 3 scuole su 10 non sono connesse a Internet

L’indagine partita dall’osservatorio digitale di Skuola.net ha evidenziato nelle risposte degli studenti intervistati alcune carenze non di poco conto nella scuola nostrana. La lavagna interattiva è ormai diffusa ovunque, ma PC, tablet e lettori di ebook restano un miraggio per molti, mentre le aule computer restano a volte deserte.
A cura di Lorenzo Longhitano
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In fatto di nuove tecnologie applicate all'apprendimento la scuola di oggi non è per niente al passo coi tempi. La denuncia arriva dall'osservatorio digitale di Skuola.net, che ha voluto fare il punto della situazione sul grado di preparazione digitale degli istituti italiani intervistando più di 7.000 studenti di scuole medie e superiori attraverso un sondaggio web condotto sul proprio portale. La metodologia scelta non consente di prendere per oro colato i risultati riportati, eppure tenendo in considerazione la possibilità di un certo margine di errore il quadro che ne emerge è piuttosto chiaro – e non esattamente positivo.

L'apparecchiatura più diffusa nelle aule che si possa ascrivere all'ambito delle tecnologie digitali è infatti la LIM, ovvero la lavagna interattiva multimediale. Da una parte il dispositivo rappresenta un passo avanti concreto rispetto alle varianti in ardesia o alle lavagne magnetiche, e l'88% degli studenti ha riferito di averne una in classe; d'altro canto però – come fa notare anche Skuola.net – è una soluzione arrivata nelle aule già obsoleta, e che in molti Paesi dell'Unione Europea è già stata superata dalla diffusione capillare di PC e tablet personali che permettono agli studenti di interagire tra loro e con l'insegnante durante le lezioni.

Dal punto di vista dei dispositivi personali in effetti la situazione non è buona. Soltanto il 12% degli studenti ha riferito di poter sfruttare a scuola un proprio PC o tablet: nell'8% dei casi è stato fornito direttamente dall'istituto a titolo gratuito, mentre in un 4% dei casi è stato ottenuto in comodato pagando un contributo simbolico. Simile refrattarietà la si incontra anche nel campo degli ebook – che renderebbero decisamente meno pesanti gli zaini dei ragazzi e in caso di utilizzo su lettori con schermo a inchiostro elettronico non affaticherebbero neanche la vista: nel 77% dei casi le scuole sono ferme ai libri di testo cartacei, mentre solo nel 10% dei casi la carta è stata del tutto abbandonata.

Non è tutto: dal rapporto è emerso che il 35% degli alunni dispone di un'aula computer a scuola senza però avervi mai messo piede; al 45% è vietato l'uso del telefono anche come supporto o integrazione per le lezioni, e il 6% ha dichiarato di non avere mai utilizzato le lavagne elettroniche pur presenti a scuola. Più di una scuola su tre infine lascia disconnessi gli alunni dal mondo esterno, non disponendo di connessioni WiFi o cablate con le quali mettere online i dispositivi utilizzati durante le lezioni.

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