Proprio durante il giorno di lancio dei nuovi iPhone 6S e 6S Plus in 40 nuovi paesi, da un rapporto emerge un'inusuale problematica. Secondo gli esperti di Chipwork, i nuovi smartphone monterebbero due versioni differenti del nuovo processore A9, la cui distribuzione è totalmente casuale. A seconda che il processore sia stato prodotto da Samsung o dalla TSMC, infatti, le prestazioni dei dispositivi sono differenti e vanno ad impattare sia sulla potenza di calcolo che sulla batteria. Parlando di quest'ultima, le prime indiscrezioni parlano di una differenza tra il 2% e il 3%.
I chip differiscono nelle dimensioni e si basano su due processi produttivi diversi: quello prodotto da Samsung è da 14 nanometri, mentre quello creato da TSMC è da 16 nanometri. Ovviamente non è possibile selezionare la tipologia di processore al momento dell'acquisto: la distribuzione è totalmente casuale. La problematica si aggrava quando vengono analizzati i benchmark, cioè quei software in grado di testare le prestazioni dei dispositivi. In questo caso il distacco è marcato, con il chip di TSMC in netto vantaggio rispetto a quello di Samsung. Una differenza, però, che potrebbe non impattare sull'utilizzo reale. Come sottolinea anche l'azienda, i benchmark non sempre sono rappresentativi delle prestazioni durante il normale utilizzo di un terminale.
"È una maniera fuorviante di misurare la reale durata della batteria" ha spiegato Apple in una nota. "I nostri test effettuati in laboratorio dimostrano che la durata effettiva degli iPhone 6S e 6S Plus, anche se dotati di processori prodotti da due aziende diverse, varia solo del 2% o 3%". C'è comunque chi ha già etichettato il problema con l'hashtag #Chipgate, come già avvenuto in passato con Bendgate e Hairgate. Per scoprire quale processore monta il vostro nuovo smartphone, potete scaricare l'app gratuita Lirum Info Lite e controllare alla voce Hardware Model: N66AP o N71AP indica un chip Samsung, mentre N66MAP o N71MAP uno TSMC.