
Ogni giorno veniamo sommersi da notizie riguardanti attacchi hacker. Queste azioni di disturbo sembrano essere un po' ovunque, dalle piccole intrusioni negli account personali ai grandi cyber attacchi da una nazione all'altra. Ma com'è possibile comprenderne la grandezza – e la gravità – se di fatto non possiamo "vedere" questi assalti informatici?
In aiuto ci viene IPViking, uno strumento realizzato dall’azienda specializzata in sicurezza informatica Norse. Si tratta di una vera e propria mappa in tempo reale in grado di mostrare gli attacchi hacker sparsi per il mondo, con tanto di paese d’origine e operatore coinvolto.
Aprendo il sito di IPViking, i più attempati saranno probabilmente assaliti dalla nostalgia: la schermata, con la visualizzazione un po' retrò e le linee colorate che viaggiano per il mondo, ricorda da vicino le schermate che mostravano le traiettorie dei missili ICBM nel film War Games del 1984.
In realtà, il portale mostra gli attacchi in corso in tutto il mondo, con tanto di paesi di provenienza e nazioni colpite. I dati provengono da un mix di bersagli effettivi e "honeypots", dei sistemi creati dalle aziende del campo della sicurezza per raccogliere dati sulle fonti degli attacchi, i metodi e la frequenza.
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L'elemento interessante dello strumento della Norse è la grande quantità di dati forniti per ogni attacco. Il tool include dettagli come il nome dell'organizzazione responsabile, l'indirizzo IP, la città attaccata e il numero di attacchi lanciati e subiti da ogni nazione.
È interessante osservare IPViking in funzione durante le grandi azioni di cyber attacco che regolarmente si svolgono ai danni di paesi o organizzazioni. Questa mattina, per esempio, l'America sembra essere stata colpita da una massiccia azione di disturbo costituita da migliaia di attacchi al minuto. Sulla mappa – visibile qui sopra – ciò si è tradotto in una moltitudine di linee, fasci ed esplosioni colorate: sembravano fuochi d'artificio, ma erano pericolosi attacchi hacker. Per una volta, grazie a IPViking, siamo noi a spiare gli hacker.
