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Jack Dorsey “chiede scusa” e regala 200 milioni di dollari ai suoi dipendenti

A poco più di una settimana dall’annuncio del taglio di 336 posti di lavoro in Twitter, il nuovo CEO Jack Dorsey ha pensato che fosse opportuno fare un gesto per farsi perdonare. E così ieri ha annunciato di voler cedere un terzo della quota da lui posseduta del titolo Twitter direttamente ai suoi dipendenti. Si tratta dell’1% dell’azienda, quindi circa 200 milioni di dollari.
A cura di Francesco Russo
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A poco più di una settimana dall'annuncio del taglio di 336 posti di lavoro in Twitter, pari a circa l'8% della forza lavoro totale, il nuovo CEO permanente e già fondatore della stessa società, Jack Dorsey, ha pensato che fosse opportuno fare un gesto per farsi perdonare. E così ieri ha annunciato di voler cedere un terzo della quota da lui posseduta del titolo Twitter (TWTR) direttamente ai suoi dipendenti. Si tratta dell'1% dell'azienda, quindi circa 200 milioni di dollari. Un regalo niente male visto che si parla di circa 50 mila dollari a dipendente.

Dorsey ha annunciato la notizia con un paio tweet in cui scrive che la decisione di cedere l'1% della sua quota è per "reinvestire direttamente sulla nostra gente". In un altro tweet scrive che "meglio avere una piccola parte di un qualcosa di grande che avere una grande parte di qualcosa di piccolo. Sono fiducioso che renderemo grande Twitter". Dichiarazioni che sembrano segnare la nuova strada che la società sta per intraprendere, cominciando, prima di tutto, a rendere più soddisfatti i propri dipendenti.

Non è la prima volta che un CEO cede una parte della propria quota ai propri collaboratori, ma in questo caso l'azione ha un valore più che simbolico, è infatti uno stimolo per la gente che lavora in Twitter, in un momento in cui la società attraversa un momento, evidente, di difficoltà, specie dopo il licenziamento di 336 ingegneri. Un'azione dunque che serve a sollevare l'umore.

Jack Dorsey comunque resta proprietario del 2% della società ed è anche proprietario del 24,4% dell'altra società, Square, di cui è fondatore e CEO allo stesso tempo. Proprio questa duplice veste di CEO aveva fatto storcere il naso ad una parte degli investitori di Twitter che ritenevano che questa particolarità di Dorsey potesse poi ripercuotersi negativamente proprio sulla società in un momento in cui serve un piano di rilancio.

Ed il piano di rilancio sta per essere messo in atto. Si è da poco conclusa la conferenza per gli sviluppatori in cui sono state presentate funzionalità interessanti e da pochi giorni è stato lanciato Moments, funzionalità per ora disponibile solo negli Usa che renderà più semplice seguire le notizie con approfondimenti allegati.

Un regalo da 200 milioni di dollari serve dunque a tirar su il morale dei dipendenti e a spingerli a fare di meglio.

Sarà interessante vedere quali dati verranno fuori il prossimo 27 ottobre quando verranno resi noti i dati del terzo trimestre di quest'anno, il Q3. Vedremo se e quale impatto ha avuto sull'andamento della società la lunga ricerca del nuovo CEO.

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