Julian Assange scriverà un’autobiografia da 1,3 milioni di dollari
Che Julian Assange avesse un disperato bisogno di soldi era chiaro a tutti. La cosa è talmente risaputa e lapalissiana che neppure il buon Assange si è fatto alcuno scrupolo ad ammetterlo nel corso di un'intervista al Sunday Times (consultabile solo previa sottoscrizione). Del resto, il portavoce di Wikileaks ha appena dovuto sborsare ben 200,000 dollari per pagare parte della cauzione che gli ha concesso di uscire di prigione, e i continui attacchi economici e finanziari ai danni del sito di informazione online non fanno altro che peggiorare la situazione. La strategia USA è chiara: tagliare tutte le risorse economiche che consentono ad Assange ed al suo sito di sopravvivere.
Ciò che la diplomazia statunitense non ha considerato, però, è che la storia di Julian Assange e della sua vita appassiona milioni persone, il che significa che era solo questione di tempo prima che un editore proponesse all'hacktivist australiano di redarre le sue memorie. "E' un libro che non avrei mai voluto scrivere" dichiara senza troppi fronzoli il portavoce di Wikileaks "ma ho già affrontato 200,000 dollari di spese legali ed ho bisogno di difendere me stesso e di tenere a galla Wikileaks". La proposta di pubblicazione è stata fatta congiuntamente dall'editore statunitense Alfred A. Knopf, che sosterrà la spesa di 800,000 dollari, e dall'editore britannico Canongate Books Ltd, che finanzierà il progetto per 502,000 dollari.
A questo punto, restiamo tutti in attesa della naturale evoluzione che seguirà la pubblicazione dell'autobiografia di Julian Assange, vale a dire la realizzazione di un film sulla sua vita. Quale credete che sarebbe il regista perfetto per dipingere il ritratto del controverso simbolo dell'informazione libera?