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L’Antitrust sospende 252 siti web che vendevano prodotti contraffatti

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha disposto la sospensione di 252 siti web che vendevano online prodotti contraffatti.
A cura di Matteo Acitelli
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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha disposto la sospensione di 252 siti web che vendevano online prodotti contraffatti. Come si legge nel comunicato stampa diffuso dall'Antitrust italiana, tutti i portali hanno due giorni di tempo per sospendere "ogni attività diretta a diffondere i contenuti".

Grazie alle numerose segnalazioni ricevute dall’associazione Adoc e da Indicam (Istituto Centromarca per la lotta alla contraffazione), l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha monitorato i portali sospetti, tutti collocati all’estero, ed è emerso che i 252 siti internet sono gestiti da 9 operatori: Yao Tom, Lee Fei, Geryi Wang, Joseph Kerr, Li Yuanliang, Justin Gaudio, Trani Johanna, Wang Jian Pin e Zhou Tian He. Dopo alcune verifiche l'Antitrust ha accertato che questi siti forniscono "informazioni non rispondenti al vero in merito alla natura, alle caratteristiche dei prodotti e all’utilizzo di diversi marchi". Tra i numerosi prodotti in vendita all'interno dei 252 siti web sospesi dall'Agcm prodotti contraffatti come riproduzioni di occhiali da sole di noti brand di moda, scarpe da passeggio e da ginnastica.

"Con nove provvedimenti contro altrettanti operatori on line di prodotti contraffatti, l’Antitrust ha disposto la sospensione entro due giorni di “ogni attività diretta a diffondere i contenuti” di 252 siti Internet, tutti collocati all’estero. Le decisioni sono state adottate in via cautelare dall’Antitrust per pratiche commerciali scorrette e ingannevoli."

Questi prodotti, oltre ad essere contraffatti, sono stati realizzati con materiale pericolosi: "numerosi campioni sequestrati rivelavano la presenza di cromo esavalente, una sostanza altamente tossica". Situazione analoga per gli occhiali da sole che spesso montano lenti di scarsa qualità e che quindi non garantiscono la giusta protezione ai raggi UV. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in collaborazione con il Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, si occuperà di bloccare l’accesso ai siti e, in caso di inottemperanza, verrà applicata una sanzione amministrativa pecuniaria che varia tra i 10 mila ed i 5 milioni di euro.

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