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L’Arabia Saudita è il paese dove si “twitta” di più

Grazie ad un’analisi effettuata da PeerReach si scopre come il Paese nel mondo dove la gente scrive più messaggi sul social network cinguettante è l’Arabia Saudita. Al secondo posto l’Indonesia e poi la Spagna. Gli USA solamente ottavi in graduatoria.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Una classifica che per certi versi risulta sorprendente ma che rende possibile una visione completa di come si distribuiscono, geograficamente parlando, i messaggi su Twitter. L'analisi è stata effettuata dalla società PeerReach e vede il Paese dell'Arabia SAudita come predominante per invio dei messaggi su Twitter. Il paese medio orientale è dunque la nazione dove la gente twitta di più e dove addirittura il 33% degli internauti ha un account sul social e lo usa con frequenza. Sorprese per il resto della classifica che vede al secondo posto l'Indonesia e quindi il paese europeo della Spagna.

Tutti ci saremmo probabilmente attesi al primo posto della graduatoria i moderni americani. Gli stessi invece si presentano solo all'ottavo posto, con un indice di penetrazione pari all’11%. PeerReach, presentando i risultati dello studio, fa notare come sia in Arabia Saudita che in Indonesia l’accesso a internet viene effettuato in larga parte da mobile. Oltretutto per la ricerca, l'agenzia, ha preso in esame i 23 paesi al mondo dove gli iscritti a Twitter superano le 800 mila persone e ha anche scoperto come gli iscritti al portale abbiano raggiunto i 904 milioni di account con addirittura oltre 232 milioni di utenti attivi. Considerando proprio gli utenti attivi durante un mese si scopre come proprio negli Usa si raggiungano addirittura i 53 milioni di account e che appunto il paese a stelle e strisce possegga assolutamente il primato. Gli americani inoltre rappresentano il 24,3% degli iscritti sul social, seguiti dal Giappone con il 9,6% e dall’Indonesia con il 6,5%.

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Scorrendo poi la classifica della PeerReach, dopo Arabia Saudita, Indonesia e Spagna i Paesi maggiormente attivi risultano essere il Venezuela con il 14%, quindi l'Argentina e la Gran Bretagna con il 12%. A seguire rispettivamente i Paesi Bassi, appunto gli Stati Uniti, quindi il Giappone con l'11%, la Colombia con il 10%. Sotto al 10% si possono poi trovare la Turchia (9%), il Messico (8%), la Thailandia e il Canada (7%). Chi non riesce a raggiungere nemmeno il 5% sono i restanti paesi tra cui chiaramente è presente l'Italia che si contende il posto con il Brasile. A seguire ancora, in netto ritardo anche Francia, Filippine e Russia con il 4%,  quindi Egitto con solo il 2%. Il potente paese della Germania addirittura non raggiunge l'1% posizionandosi nella parte più bassa della classifica equiparandosi addirittura a paesi come l'India e la Nigeria. Difficile trovare poi paesi come la Cina e la Corea del Sud, che non vengono nemmeno menzionati nella graduatoria. Un'assenza chiaramente dovuta alla censura (presente in questi paesi, sia per colpa del grande della forte concorrenza di piattaforme locali come Weibo, Kakao e Line.

PeerReach ha voluto analizzare anche l’età degli iscritti, scoprendo che la media globale è di 24 anni. Rispettivamente 26 per gli uomini e 22 per le donne. Solo il 20% possiede più di 30 anni e, curioso, il Paese dove l’età media è la più alta (32 anni) risulta essere proprio il nostro, l'Italia. A seguire il Canada (29,38 anni), la Russia (26,88), la Gran Bretagna (26,58) e gli Stati Uniti d'America (25,62). Le Filippine invece detengono il primato del paese più giovane in Twitter con addirittura un'eta media di soli 17,63 anni.

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