La nota azienda produttrice di profilattici Durex è stata fortemente colpita dall'attacco hacker che la scorsa settimana ha portato alla diffusione del ransomware Petya, tanto da bloccare la produzione e consegna dei preservativi e lubrificatori. La Reckitt Benckiser, responsabile della produzione dei profilattici Durex, è caduta vittima del virus Petya che la scorsa settimana si è diffuso in tutto il mondo e in particolare in Ucraina, provocando numerosi danni ai sistemi informatici di diverse aziende, tra cui WPP, FedEX e persino la centrale nucleare di Chernobyl.
Reckitt Benckiser ha spiegato che la fase critica dell'attacco è ormai conclusa, ma che l'azienda sta ancora lavorando per risolvere alcune problematiche derivanti dall'intrusione informatica che ha bloccato l'operatività di alcune fabbriche. Le perdite stimate si assestano sui milioni di dollari. "L'attacco ha colpito la capacità dell'azienda di produrre e distribuire i prodotti ai consumatori in diversi mercati del gruppo Reckitt Benckiser" ha spiegato un portavoce della realtà. "Come conseguenza, siamo impossibilitati a spedire alcuni ordini ai consumatori prima della chiusura del trimestre".
La Reckitt Benckiser, oltre ai profilattici Durex, produce gli antidolorifici Nurofen e diversi prodotti per la casa di Detto e Cillit Bang. Nonostante le problematiche derivanti dal blocco della produzione, però, l'azienda ha spiegato di aver piani per evitare che le scorte si esauriscano e che le azioni precipitino fino a portare a preoccupanti perdite. Nel frattempo, però, qualche carenza di profilattici (e di altri prodotti) potrebbe diventare realtà in alcuni mercati globali. Le fabbriche della Reckitt Benckiser sono state colpite così duramente perché molti dei sistemi utilizzati si basano sul sistema operativo Windows.