Non è una novità: applicare del nastro adesivo alla webcam del proprio computer è il metodo più efficace per evitare intrusioni informatiche che possono portare ad un potenziale furto di immagini attraverso l'utilizzo della camera inserita in quasi tutti i computer, soprattutto se portatili. D'altronde sono molte le figure del settore tecnologico e non ad utilizzare questa procedura, anche lo stesso Mark Zuckerberg e il direttore dell'FBI James Comey. Che quest'ultimo coprisse la sua webcam con il nastro adesivo è un elemento conosciuto da tempo e nel corso degli ultimi giorni proprio Comey è tornato sull'argomento.
"Ci sono diverse procedure che dovreste attuare e applicare il nastro adesivo alla webcam è una di queste" ha spiegato Comey nel corso di una conferenza al Center for Strategic and International Studies. "Se entrate negli uffici governativi vedrete che ci sono delle piccole webcam sopra ogni schermo. Ognuna di esse è coperta. Lo facciamo per impedire alle persone che non hanno l'autorizzazione di osservarci. Penso sia un'ottima cosa". La motivazione dietro a questa decisione è infatti semplice: se un hacker riesce ad introdursi in un portatile, è relativamente semplice ottenere l'accesso alla webcam e spiare il proprietario senza che questo se ne accorga. Un'eventualità particolarmente pericolosa nel caso degli uffici governativi.
Ovviamente il nastro adesivo non previene un altro pericolo: l'ascolto attraverso il microfono. Se un hacker dovesse introdursi nel computer, infatti, potrebbe non avere accesso al video ma avere comunque la possibilità di ascoltare le nostre conversazioni. L'utilizzo del nastro adesivo non è peraltro una novità quando si parla di sicurezza. Negli Stati Uniti se n'è cominciato a parlare nel 2003, quando l'amministrazione Bush ha alzato il livello di allerta ad "Arancio". Il Dipartimento di Sicurezza Nazionale aveva chiesto a tutti gli americani di tenere pronto del nastro adesivo e diversi teli di plastica per sigillare le proprie finestre in caso di attacco chimico.