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L’ISIS avverte i membri del gruppo in Belgio: “Non usate i social network”

Un messaggio inviato ai “fratelli belgi” dal braccio tecnologico dell’ISIS chiede di non utilizzare i social network e di sfruttare i servizi di messaggistica criptati per comunicare.
A cura di Marco Paretti
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Un messaggio inviato ai "fratelli belgi" dal braccio tecnologico dell'ISIS chiede di non utilizzare i social network e di sfruttare i servizi di messaggistica criptati per comunicare. L'avviso è apparso all'interno di un gruppo privato su Telegram utilizzato dal gruppo terroristico per fornire supporto tecnico agli jihadisti attraverso la Afaaq Electronic Foundation, uno staff di jihadisti esperti in informatica che istruiscono gli altri membri sulle soluzioni di comunicazione più sicure. Il messaggio inviato attraverso Telegram contiene sette consigli per evitare le indagini delle autorità sugli attentati che hanno colpito l'aeroporto e una stazione della metropolitana di Bruxelles.

I consigli chiedono ai membri del gruppo terroristico di "evitare l'utilizzo di internet e dei social network", "criptare tutti i file o eliminarli" e "cambiare la propria posizione senza divulgarla a nessuno". Dal messaggio emerge anche la precisione con cui il gruppo chiede di utilizzare determinati programmi per eliminare definitivamente i file e sistemi operativi protetti con i quali criptare le proprie comunicazioni, elementi che indicano una discreta preparazione in campo tecnologico e, come più volte suggerito, confermano l'utilizzo di servizi in grado di proteggere lo scambio di messaggi, tra cui proprio l'applicazione Telegram.

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Se autentica – finora è stata confermata sia da testate internazionali che da organizzazioni per la sicurezza – la missiva offre un raro sguardo alle operazioni dell'help disk tecnologico dell'ISIS, la cui esistenza è stata rivelata dopo gli attentati di Parigi. Il messaggio, peraltro, sottolinea il fatto che il gruppo, sebbene utilizzi soluzioni per criptare le comunicazioni, non abbia ancora completamente abbracciato questa tecnologia. "Se fosse davvero l'ISIS, sarebbe troppo semplicistico e persino stupido" ha spiegato Zeynep Tufekci, esperto di sicurezza informatica. "Mi immagino le nuove reclute pronte a seguire ogni consiglio, cambiando drasticamente il loro comportamento. Verrebbero catturati immediatamente".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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