L’uragano Sandy colpisce anche la rete, giù i server di Google, Apple e Amazon
L'uragano Sandy continua la sua marcia mortale contro la costa est degli Stati Uniti e nella sua scia di devastazione colpisce anche alcuni dei nodi nevralgici della rete. Nelle aree investite infatti risiedono alcuni dei data center dei più importanti nomi della tecnologia, come Google, Amazon ed Apple. Nell'area del New Jersey la attività in rete sono ridotte all'osso e non prive di difficoltà, tanto che per tenere aggiornata la popolazioni in tempo reale molte testate giornalistiche sono state costrette ad utilizzare piattaforme "al sicuro" come Facebook.
Alcuni portali molto visitati come Huffington Post, Gizmodo e Buzzfeed sono andati giù e molti di loro non hanno ancora ripreso il funzionamento, altre piattaforme come Twitter sono corse ai ripari per garantire un funzionamento minimo anche nelle zone colpite dall'uragano. "Visto che l’uragano Sandy ha raggiunto la costa est degli Stati Uniti, ci sono diversi modi per tenersi aggiornati – riporta il blog ufficiale della piattaforma di microblogging – account di funzionari governativi locali e statali possono essere utili per ottenere informazioni in tempo reale su situazioni di emergenza, oltre a suggerimenti per l’utilizzo di Twitter durante una crisi. Nel caso in cui il sito fosse giù, sarà possibile ottenere avvisi tramite SMS".
In ginocchio molte aziende che fondano il loro business su tecnologie di storage e cloud, con i server danneggiati l'intero settore è paralizzato e la memoria immediatamente ritorna allo tsunami che nel marzo dello scorso anno ha devastato il Giappone. Oltre alle migliaia di vittime ed ai danni incalcolabili, il maremoto seguito al sisma danneggiò irrimediabilmente centinaia di stabilimenti tecnologici, con il conseguente rallentamento della produzione i cui effetti sono ancora visibili. Ecco perchè c'è forte preoccupazione in questo senso verso Sandy, i cui danni potrebbero ripercuotersi sull'intera economia di settore per un periodo molto lungo anche quando la furia della natura si sarà finalmente placata.