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La batteria del futuro usa l’acqua di mare e si ricarica in 5 minuti

Totalmente priva di nichel, cobalto e altri metalli pesanti, con una ricarica veloce che in 5 minuti è in grado di accumulare l’80% dell’energia, una bassa infiammabilità e una maggiore densità di potenza, la nuova tecnologia è ancora in fase sperimentale ed è stata creata anche grazie all’Intelligenza Artificiale.
A cura di Dario Caliendo
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batteria acqua di mare IBM

Nonostante i grandi progressi compiuti anche grazie alle tecnologie di ricarica rapida, le attuali batterie agli ioni di litio (ormai diventate uno standard per i nostri tempi), sono da molti considerate come il vero ostacolo tecnologico da dover superare. Basti pensare alla mobilità elettrica, oppure al mondo dei dispositivi indossabili che – da sempre – soffrono il problema dell'autonomia.

Ebbene, forse i limiti delle attuali batterie saranno presto superati grazie ad una tecnologia sviluppata da IBM, con la quale il colosso statunitense promette la produzione di batterie non solo più efficienti ed economiche, ma anche più veloci da caricare, sostenibili ed etiche, realizzate con l'estrazione di tutti i materiali necessari dall'acqua di mare. Una vera e propria rivoluzione per il settore, che ridurrebbe anche il rischio di incendio, rendendole quindi ideali anche per la mobilità elettrica su strada o in aerei e smart grid.

batteria IBM mare

Totalmente priva di nichel, cobalto e altri metalli pesanti, con una ricarica veloce che in 5 minuti è in grado di accumulare l'80% dell'energia, una bassa infiammabilità e una maggiore densità di potenza che promette l'immagazzinamento di più di 10.000W/L, la nuova tecnologia utilizza tre nuovi materiali proprietari, ma è ancora in fase sperimentale ed è stata creata anche grazie all'Intelligenza Artificiale, con la quale l'azienda continua a studiare nuove combinazioni di materiali.

Il prossimo passo è quello di uscire al di fuori del laboratorio per dar via ad una produzione in serie: per questo scopo il colosso della tecnologia ha siglato una partnership con Central Glass, una delle principali fornitrici di elettroliti al mondo, e Mercedes-Benz.

Che sia il primo passo verso una nuova generazione di batterie è ancora dubbio, ma che l'industria si stia impegnando per migliorare i problemi etici e di sostenibilità relativi proprio alle batterie è un dato di fatto: ad esempio, anche Audi è a lavoro su sitemi di riciclo con la massima efficienza delle batterie esauste e BMW ha firmato un accordo per utilizzare solo il litio estratto eticamente in Australia.

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