La letteratura su Twitter, scoppia il Topic Trend #twitteratura
Alzi la mano chi, stamattina, non ha composto almeno un tweet associato a #twitteratura. È un giochino semplice che stuzzica soprattutto gli amanti della lettura, spingendoli a comporre un tweet con il titolo di un libro storpiato, con ironia, aggiungendo elementi legati all’universo Twitter. Un semplice calembour che, nelle ultime dodici ore, ha visto la creazione di un migliaio di tweet diversi. Quelli di @stequad – twittato in precedenza da @Mitch_ot ieri sera – e di @accioswift sono i più popolari.
La divina twittata #tweeteratura #twitteratura
— Stefano Quadraro (@stequad) Gennaio 21, 2012
Il giro del mondo in 140 caratteri AHAHH #twitteratura — emme ♪ (@accioswift) Gennaio 21, 2012
Difficile risalire al tweet che ha generato l’hashtag che da stamattina è tra le prime tendenze in Italia, ma, grazie ad alcuni tool disponibili in Rete, è possibile tracciarne l’andamento durante l’intera giornata. Tra la mezzanotte e le due, #twitteratura compare circa 400 volte. Dopo la breve sosta notturna, i tweep mattinieri lo portano in cima alle Tendenze mettendo insieme più di duemila cinguettii in dodici ore.
Di seguito, una breve selezione.
Oliver Tweet #twitteratura — nomfup (@nomfup) Gennaio 21, 2012
I promessi follower #Twitteratura — Roberto Tallei (@robitwitt) Gennaio 21, 2012
Uomini che followano le donne #twitteratura
— ɐʇʇoɹɹǝd oןoɐdɯɐıƃ (@iMightBeWrong) Gennaio 21, 2012
L'Instagram di Dorian Gray #twitteratura
— apn (@apn) Gennaio 21, 2012
Gli ultimi Tweet di Jacopo Ortis. #twitteratura — be ♕ (@ohmorninglight) Gennaio 21, 2012
Mangia, prega, retwitta #Twitteratura — Appartamento67 (@Appartamento67) Gennaio 21, 2012
Immancabile, arriva il tweet di Beppe Severgnini.
#twitteratura «Guido, i’ vorrei che tweet e Lapo ed io / fossimo presi per incantamento…» (qui arriva ufficio-stampa Fiat: chi è Guido?)
— beppe severgnini (@beppesevergnini) Gennaio 21, 2012
Come spesso accade, alcuni utenti si lamentano dell’inutilità dell’hashtag nel dibattito pubblico, ma – vista la diffusione di Twitter – è improbabile ritrovarsi a twittare di frequente a mo’ di salotto romano.
Per fortuna.