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La lobby americana della armi promuove un videogioco sparatutto per i bambini di 4 anni [Update]

Forse per un timore di un “calo di popolarità” di pistole e fucili dopo le recenti stragi oltreoceano la National Rifle Association ha realizzato un videogame di tiro al bersaglio destinato ai più piccoli. “Non è più violento di altri giochi disponibili sul mercato”.
A cura di Angelo Marra
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La questione della libera circolazione di armi da fuoco negli Stati Uniti sta infiammando il dibattito politico e sociale, alla luce dell'ennesima strage consumata in una scuola americana. Barack Obama si è impegnato in prima linea per una timida stretta sulla vendita di armi d'assalto (pistole ed affini rimarranno però in bella mostra tra gli scaffali dei supermercati) e l'opinione pubblica comincia lentamente a notare la correlazione tra il numero delle armi in circolazione ed il loro facile reperimento e la frequenza delle stragi e degli omicidi. Una situazione che naturalmente non piace alla lobby della armi, da sempre sorda dinnanzi ai sanguinosi fatti di cronaca ed implacabile sostenitrice di quel 2° emendamento alla Costituzione che garantisce il diritto di possedere un'arma ad ogni cittadino statunitense.

Nel tentativo forse di sollevare l'immagine di fucili e mitragliatrici la National Rifle Association ha realizzato NRA Practice Range, un videogioco in cui, com'era facile ipotizzare, bisogna sparare contro alcuni bersagli, con diverse armi a disposizione. Nulla di diverso dai tanti titoli attualmente disponibili per iOS, se non fosse per l'età minima consigliata per il gioco (dai 4 anni in su, quindi adatto ai bambini) e se a realizzarlo non fosse stata proprio la lobby della armi all'indomani di una delle stragi che più ha sconvolto gli Stati Uniti.

Com'era prevedibile la pubblicazione del gioco ha scatenato numerose proteste, tra chi giudicava il gesto del tutto inopportuno a così breve distanza dalla strage di Newtown e chi pensava si trattasse di uno scherzo di cattivo gusto o di una provocazione. La NRA come sempre fa spallucce, definendo il suo gioco "meno violento di molti altri videogiochi in commercio" ma di certo dimostra un cinismo ed un opportunismo difficile da comprendere.

Aggiornamento [16/01/2013]

A seguito delle polemiche scatenate dalla pubblicazione del gioco, la NRA ha cambiato le indicazioni del gioco relative all'età minima, spostata a 12 anni per "Frequent/Intense Realistic Violence".

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