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La metropolitana di Londra traccerà la tua posizione

L’iniziativa della società che gestisce la rete suburbana della City prevede di utilizzare i punti di accesso wi-fi disseminati in 260 stazioni per tracciare gli spostamenti degli smartphone dei proprietari. Lo scopo è visualizzare con precisione i flussi di percorrenza e programmare al meglio la frequenza dei treni, ma non solo.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Da luglio la metropolitana di Londra inizierà a tracciare gli spostamenti dei suoi utenti – che si tratti di pendolari, viaggiatori occasionali o turisti – tracciando le attività wi-fi dei loro smartphone. Lo ha annunciato Transport for London, la società che gestisce l'intricata rete di trasporti suburbani nella City, rivelando che per raggiungere il proprio scopo sfrutterà utilizzerà i numerosi ripetitori wi-fi installati in tutte le stazioni. Qualche anno fa la società in realtà aveva già dato il via a una iniziativa simile – un programma sperimentale che ha coinvolto 54 stazioni – e che ora sarà esteso alla totalità della rete metropolitana cittadina.

Come funziona il sistema

Il tracciamento si basa sul fatto che gli smartphone odierni sono sempre in cerca di un hotspot wi-fi al quale collegarsi, anche quando non viene chiesto loro esplicitamente di farlo, e nella loro attività di ricerca si identificano con i dispositivi in ascolto inviando loro un codice univoco, chiamato indirizzo MAC. Il sistema in via di adozione nella metropolitana di Londra punta a memorizzare questi codici in un database comune a tutti gli hotspot disseminati nelle 260 stazioni della rete gestite da Transport for London: affiancando i codici agli orari in cui sono stati ricevuti da ogni singolo hotspot contattato in un dato lasso di tempo, è possibile disegnare sulla mappa della metropolitana il percorso intrapreso da un singolo dispositivo.

Qual è lo scopo

Lo scopo non è quello di identificare le persone nel corso dei loro spostamenti: il sistema non prevede né consente di legare gli indirizzi MAC dei dispositivi alle identità dei proprietari. Quel che permette di fare piuttosto è visualizzare flussi di individui anonimi – informazioni che risulteranno utili a comprendere gli spostamenti degli utenti della rete e dunque a prevedere orari di punta e programmare al meglio la frequenza dei treni, ma anche a ideare campagne pubblicitarie riproposte in sequenze di stazioni che si dimostrano particolarmente percorse.

Come evitarlo

A differenza di quanto avviene con il sistema di sorveglianza con riconoscimento facciale attivato in alcune aree di Londra scatenando non poche polemiche, chi percorre le linee della metropolitan ha un modo per sottrarsi alla raccolta dati: spegnere il wi-fi dalle impostazioni del telefono, anche se normalmente ci si connette a Internet tramite la connessione dati. Purtroppo in metropolitana a Londra – a differenza di quanto avviene ad esempio a Milano – non c'è copertura per la rete cellulare, e l'unica possibilità per i pendolari di rimanere connessi a Internet durante il tragitto è proprio agganciarsi al servizio offerto gratuitamente dai partner della società che gestisce la rete.

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