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La nuova truffa su WhatsApp: attenzione al finto guasto Vodafone

Alcuni finti operatori di Vodafone stanno contattando gli utenti di rete fissa su WhatsApp chiedendo l’invio dei documenti d’identità. Ovviamente si tratta di una truffa da parte di numeri pericolosi e truffaldini. Ecco come comportarsi.
A cura di Marco Paretti
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Una nuova truffa è tornata a minacciare i molti utenti che utilizzano l'applicazione di messaggistica WhatsApp e che possiedono un abbonamento di rete fissa Vodafone. Nel corso delle ultime ore, infatti, alcuni abbonati sono stati raggiunti da un messaggio proveniente da un ipotetico "Reparto Tecnico" che li informava di avere necessità di ottenere una copia dei documenti di riconoscimento – carta d'identità e patente – da inviare proprio all'interno della conversazione su WhatsApp. Inutile sottolineare che questo messaggio strano su WhatsApp fa parte di un tentativo di frode che sfrutta proprio questi messaggi sospetti per cercare di far cadere in trappola gli utenti meno attenti.

Il numero dal quale questo "Reparto Tecnico" contatta gli abbonati Vodafone, infatti, non è collegato all'operatore telefonico ma solo a dei malintenzionati interessati a mettere le mani su documenti d'identità da rivendere poi sul dark web, come sottolinea anche l'account della Polizia Postale Una Vita da Social. Secondo le testimonianze, la truffa prende di mira gli utenti che contattano l'operatore per un guasto tecnico e che successivamente vengono ricontattati da un numero sconosciuto su WhatsApp, dove dei supposti tecnici chiedono dei documenti per poter risolvere il problema. Ovviamente un operatore come Vodafone non chiederà mai i documenti attraverso WhatsApp e, anche nel caso del suo assistente TOBi, quando si rende necessario l'invio di dati personali si viene reindirizzati sul sito ufficiale. Peraltro i numeri da cui partono questi messaggi sembrano avere il prefisso dell'Albania, come nel caso dell'immagine qua sotto: 355 682473614.

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Come difendersi dalle truffe su WhatsApp

Proprio come le truffe telefoniche riguardanti contratti del gas ed energia e le frodi tramite email, sms e WhatsApp su trading online e recupero crediti, anche in questo caso l'elemento di difesa principale deve essere la prudenza. Nessuna azienda chiederà mai di inviare i propri documenti in questo modo, a maggior ragione se accade all'interno di un'applicazione di messaggistica e da parte di numeri di telefono non ufficiali e potenzialmente truffaldini e pericolosi. Se poi avete dei dubbi basta contattare l'operatore per chiedere delucidazioni e scoprire se la comunicazione ricevuta è ufficiale. In caso contrario potete denunciare la frode direttamente all'operatore e alla Polizia Postale attraverso il sito del Commissariato Online. Per farlo è sufficiente recarsi sul portale ufficiale e seguire le istruzioni per sporgere denuncia.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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