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Ripristinata la pagina Facebook Le più belle frasi di Osho, il social: “Rimossa per errore”

Sui motori di ricerca interni a Facebook è scomparsa per ore, mentre tentare di raggiungerla attraverso un link esterno restituiva come risultato un errore. Il silenzio dell’autore sugli altri canali a sua disposizione non ha aiutato a capire cosa fosse successo alla pagina, ma la censura non c’entra.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Una delle presenze comiche più assidue sui social italiani è sparita da qualche ora dalla faccia di Facebook. Nella mattinata di oggi la pagina satirica Le più belle frasi di Osho è risultata improvvisamente irraggiungibile sul social network. Sui motori di ricerca interni a Facebook non compare più, mentre tentare di raggiungerla attraverso un link esterno restituisce come risultato un errore. Il silenzio dell'autore sugli altri canali a sua disposizione non aiuta a capire cosa sia successo alla pagina, anche se alcune testate online stanno preventivamente accusando il social di Mark Zuckerberg di censura. Il social però, ad alcune ore di distanza da quanto avvenuto, ha spiegato le ragioni del provvedimento: la pagina era stata rimossa per errore dopo una segnalazione di violazione della proprietà intellettuale, e ora è stata ripristinata.

Immagine

In pochi tra i frequentatori di Internet nostrani non conoscono l'operato della pagina, che ormai da anni propone immagini – spesso di attualità e politica – corredate da didascalie create ad arte: a volte si tratta di pseudocitazioni del maestro spirituale Osho Rajneesh, a volte più semplicemente di sottotitoli fittizi. La formula semplice ma efficace ha decretato il successo e la longevità della pagina sia su Facebook che su Twitter, tanto da portare sotto i riflettori anche il autore, Federico Palmaroli.

Cosa è successo alla pagina de Le più belle frasi di Osho

Proprio quest'ultimo non aveva fatto in tempo ad esprimersi sulla sparizione della sua creatura dal social network di Mark Zuckerberg, motivo per cui i sostenitori si sono da subito scagliati con accuse di censura nei confronti del social network. La rimozione dei materiali però – ha affermato Facebook – è dipesa da un intervento avvenuto in automatico dietro segnalazione di alcuni utenti. La ragione dietro alle segnalazioni non era tanto il contenuto comico o satirico delle immagini, quanto piuttosto il fatto che il materiale di partenza sembrava violare la proprietà intellettuale degli autori. I moderatori di Facebook hanno constatato poi che la rimozione si basava su presupposti erronei e hanno ripristinato la pagina in questione.

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