La storia del gabbiano che urla, il meme della rabbia incontrollata (che in realtà sta “ridendo”)
Online è diventato il simbolo di una furia incontrollata, esprimibile solo attraverso un urlo mostruoso; in realtà però l'animale che si cela dietro al gabbiano che urla – uno dei meme più diffusi tra social network e piattaforme di condivisione – non è per nulla arrabbiato, e anzi secondo l'interpretazione di chi lo ha visto dal vivo starebbe addirittura ridendo.
Cos'è il meme del gabbiano che urla
Riconoscere il meme del gabbiano che urla è semplice. Si tratta di una sequenza di due o più fotogrammi, nel principale dei quali un gabbiano è ritratto con il collo piegato verso l'indietro, come se stesse prendendo fiato; nel successivo fotogramma lo stesso gabbiano estende il collo come nell'atto di urlare, i colori dell'immagine alterati sulla tonalità del rosso e gli occhi modificati con un'app di fotoritocco per brillare di luce scarlatta. Il testo che accompagna la prima immagine è generalmente la semplice descrizione *inspira*, mentre nella seconda immagine gli utenti inseriscono qualunque sfogo desiderino far interpretare al gabbiano rabbioso: da una lamentela a un particolare verso di una canzone.
Da dove arriva il gabbiano
La struttura del meme è semplice e la facilità con la quale lo si può modificare lo ha portato a una diffusione capillare sul web, ma il materiale originale racconta la storia di un animale dall'umore ben diverso rispetto a come viene ritratto ormai da anni online. Il volatile è apparso online nel 2012 in un video che nel titolo (in russo) recita "Gabbiano bulgaro ride"; la clip dura pochi secondi e sembra effettivamente mostrare l'animale intento in quella che a un essere umano potrebbe sembrare una sonora risata. In realtà dietro al verso non c'è nulla di riconducibile al riso, così come dietro alle immagini statiche catturate dal video e trasformate in meme non c'è alcun moto di stizza.
La trasformazione in meme
La prima associazione è stata tracciata da Knowyourmeme al 2017 e per la precisione alla piattaforma social Twitter dove al gabbiano è stata fatta pronunciare la parola giapponese "yamero" – che nei fumetti e nelle opere di animazione locali viene spesso utilizzata in modo drammatico dai protagonisti per esprimere frustrazione. Da quel cinguettio il gabbiano che ride si è trasformato ufficialmente in un gabbiano che urla, dando vita a uno dei meme più diffusi ancora oggi online.