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La Uber cinese è pronta al debutto delle auto a guida autonoma

Il gruppo cinese Didi Chuxing ha annunciato in queste ore che il suo programma di trasporto senza conducente è pronto al lancio. Prenderà il via tra pochi mesi partendo da un distretto di Shanghai per poi espandersi a Pechino e Shenzhen l’anno prossimo e varcare entro la fine del 2021 i confini del Paese.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Mentre la società di trasporti Uber ha dovuto recentemente fare i conti con risultati trimestrali al di sotto delle aspettative, gli avversari cinesi di Didi Chuxing stanno procedendo spediti verso uno degli obbiettivi finali di entrambe le aziende: offrire ai propri clienti un servizio di spostamento basato su veicoli a guida autonoma. Secondo quanto riporta Reuters infatti il gruppo orientale ha annunciato che nei prossimi mesi inizierà a offrire ad alcuni clienti residenti a Shanghai la possibilità di farsi venire a prendere e accompagnare a destinazione da un veicolo autoguidato, per poi espandere la disponibiltà del servizio in tre città entro il 2020 e portarla al di fuori dei confini cinesi entro il 2021.

I clienti del gruppo residenti nelle zone interessate dal progetto potranno scegliere tra più di 30 modelli di auto forniti di sistemi di guida autonoma di livello 4. Valutati su una scala da 1 a 5, si tratta di sistemi che in alcune condizioni permettono ai veicoli di circolare senza bisogno dell'attenzione del guidatore, ma che in situzioni impreviste richiedono comunque l'intervento umano; per questo motivo sulle quattroruote sarà comunque presente un autista e le corse effettuate in questa modalità saranno gratuite.

Didi Chuxing vuole insomma sfruttare questa opportunità per perfezionare il suo sistema di guida all'interno di contesti trafficati, che da sempre rappresentano un problema per le auto a guida autonoma. Per il momento infatti l'amministrazione locale ha concesso al gruppo di muovere i suoi veicoli nel solo distretto metropolitano di Jiading — che comunque conta più di mezzo milione di abitanti su una superficie di quasi 500 chilometri quadrati — mentre entro la fine dell'anno prossimo il gruppo spera di espandersi in tutto il resto della città e nelle metropoli di Pechino e Shenzhen. Resta poco chiaro invece quali siano i Paesi nei quali la società intende far debuttare la sua tecnologia tra due anni.

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