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L’anno prossimo arriva Photoshop per iPad, ecco come sarà

Nel 2019 vedrà la luce sulle tavolette Apple una versione di Photoshop pensata per replicare il più da vicino possibile il comportamento del celebre programma di fotoritocco su computer. Gli sviluppatori per il momento sono concentrati sulle funzioni base e sulla creazione di un formato di archiviazione cloud che potrebbe risultare molto interessante.
A cura di Lorenzo Longhitano
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(Foto: Adobe)
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Ci sono software che da soli riescono a convincere intere categorie di persone a preferire uno smartphone, un computer o una console piuttosto che un prodotto della concorrenza: uno di questi è Photoshop, applicazione per il fotoritocco che negli anni è diventata la più apprezzata e utilizzata della sua categoria, e che nel 2019 arriverà per la prima volta anche su iPad in un'edizione pensata per replicare esattamente le stesse funzionalità della sua versione nativa, comparsa prima su Mac e poi su Windows ormai 28 anni fa. L'app, annunciata nel corso della conferenza Adobe Max in corso in questi giorni negli Stati Uniti, si preannuncia un affare strepitoso sia per lo sviluppatore Adobe che per Apple, per non parlare degli utenti iPad che finalmente avranno una versione il più possibile completa del software che già usano su computer. Oggi però abbiamo finalmente modo di capire come si comporterà il software, sia grazie alle anticipazioni della stessa Adobe, sia grazie all'anteprima della quale ha potuto godere il sito statunitense The Verge.

Chi conosce Photoshop sa quanto l'utilizzo delle scorciatoie da tastiera aiuti a velocizzare il lavoro da svolgere su foto e immagini, e quanto la precisione del mouse sia fondamentale per non fare pasticci. Trasportare questo genere di app su un display touch con un pennino a disposizione può sembrare apperentemente qualcosa di intuitivo dal momento che applicare i ritocchi con le dita o con uno stilo è sicuramente comodo, ma rischia di privare gli utenti di numerose funzionalità precedentemente a portata di dita.

(Foto: Adobe)
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Su iPad in effetti sembra che almeno inizialmente le cose andranno così. Nella versione attuale manca l'intero menù dei comandi superiore, quello tradizionalmente da navigare con il mouse, mentre restano presenti il pannello degli strumenti laterale e quello relativo ai livelli dell'immagine, tutti provvisti degli elementi che gli utenti di lunga data troveranno familiari. Di nuovo rispetto alle versioni per computer c'è un pulsante chiamato touch modifier, che si posiziona in basso a sinistra e cambia funzione a seconda dello strumento in uso. Con il pennello attivo ad esempio, tenere premuto l'elemento trasforma temporaneamente il cursore nella gomma; con lo strumento per il movimento dei livelli lo stesso comportamento permette di duplicare due livelli senza cambiare strumento due volte nel giro di pochi secondi.

"I primi strumenti che abbiamo integrato nell'app ruotano attorno ai livelli, alle trasformazioni, alla selezione, alle maschere e ai pennelli", ha spiegato Jenny Lyell di Adobe a The Verge. Il team ha assicurato che le scorciatoie da tastiera arriveranno con il tempo per gli utenti provvisti dell'accessorio, così come in futuro arriveranno gli strumenti dedicati alla creazione di animazioni.

Le operazioni di fotoritocco insomma — vero fulcro dell'app — saranno da subito tutte a portata di dita o di pennino, e soprattutto genereranno file perfettamente compatibili con le versioni di Photoshop presenti su Pc, Mac e smartphone. Anzi uno dei punti fondamentali dell'app in arrivo è proprio questo: portare definitivamente in cloud l'utilizzo del formato psd di Photoshop, sincronizzando online e in modo automatico l'intera storia dei cambiamenti effettuati sui file da ciascuna piattaforma, in modo simile a come si modifica il contenuto di una cartella in Dropbox o un documento su Google Docs, che oltre al risultato finale permettono di riportare i contenuti alle versioni precedenti. Si tratterebbe di un'evoluzione non di poco conto che da sola potrebbe convincere molti utenti a passare ad iPad, ma allo stesso tempo anche di una missione ardua per i programmatori e per coloro che dovranno sviluppare l'infrastruttura cloud deputata mantenere in attività le operazioni.

Guardando le cose da questo punto di vista, il compito di adattare l'interfaccia grafica di Photoshop all'utilizzo touch in confronto sembra quasi semplice, ma non lo è. Per questo gli sviluppatori stanno prendendosi tutto questo tempo: il progetto è partito 18 mesi fa e quando vedrà la luce l'anno prossimo mancherà ancora di alcune funzionalità che su Photoshop per Pc e Mac vengono date per scontate. Ma la possibilità di utilizzare l'app in modo fluido su tutti i dispositivi è per il momento la priorità dello studio.

Su una eventuale versione per tablet Android purtroppo da Adobe nessuno si è sbottonato: "abbiamo già un buon numero di prodotti su Android, e speriamo di realizzarne ancora di più".

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