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Lavori troppo? Questo drone giapponese ti manda a casa

Un drone in grado di scacciare (con la musica) i dipendenti che lavorano troppo. È l’ultima idea giapponese per provare a frenare il fenomeno degli stakanovisti, che nel paese del sol levante possono diventare problematici per se stessi a causa della depressione e dei numerosi suicidi.
A cura di Marco Paretti
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Un drone in grado di scacciare (con la musica) i dipendenti che lavorano troppo. È l'ultima idea giapponese per provare a frenare il fenomeno degli stakanovisti, che nel paese del sol levante possono diventare problematici per se stessi a causa della depressione e dei numerosi suicidi che ne derivano ogni anno. Da qui l'importanza di far rispettare gli orari di lavoro ai dipendenti, un obiettivo da raggiungere anche grazie alla tecnologia. E, in questo caso, grazie ad un drone che al termine della giornata lavorativa farà partire la musica per farli uscire dall'ufficio.

Il debutto di questo stratagemma è previsto per aprile 2018, ma è stato presentato in questi giorni in Giappone.  Il "T-Frend", questo il nome del drone, sorvolerà chi cerca di lavorare fino a tardi e utilizzando le note di "Auld Lang Syne", un brano scozzese tipicamente usato in Giappone per annunciare la chiusura di un negozio e la fine delle lezioni al termine dell'anno scolastico, spingerà i dipendenti a tornare a casa. Lo stratagemma è stato messo a punto dall'azienda Taisei in collaborazione con la casa produttrice di droni Blue Innovation e l'operatore NTT East.

Attualmente il compito di allontanare i dipendenti troppo zelanti è svolto dal personale dedicato alla sicurezza, approccio che però genera un controsenso: gli stessi vigilanti devono fare gli straordinari per cacciare chi rimane in ufficio troppo tempo. Il drone, invece, potrà operare in totale autonomia e senza la presenza di un pilota umano. Il costo per l'azienda? Poco meno di 400 euro al mese per provare a frenare un problema che in Giappone ha anche un nome: Karoshi, le morti causate da troppo lavoro. Lo stress e la depressione che derivano da questi ritmi lavorativi uccidono infatti dozzine di lavoratori ogni anno in Giappone, stroncati da infarti, ictus e suicidi.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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