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Le stampanti 3D sono realtà e costano come un normale PC

In Inghilterra una società ha deciso di vendere stampanti 3D al prezzo di un normale computer. Un mercato che sembra pronto a divenire di massa con i suoi pro ed i suoi contro.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Stampare oggetti tridimensionali direttamente a casa ad un costo non esagerato fino a qualche anno fa sembrava pura follia. I tempi in cui le stampanti tridimensionali risultavano solo esclusiva di importanti aziende o negozi a cui potersi rivolgere per riuscire a riprodurre piccoli oggetti in 3D con un costo decisamente esagerato, sono solo ricordi. Direttamente dalla Gran Bretagna, infatti, arriva la stampante 3D allo stesso costo di un personal computer.

La Maplin, una catena di negozi di elettronica, è diventata il primo vero e proprio commerciante al dettaglio del Regno Unito nella vendita delle stampanti in 3D ad un prezzo decisamente accessibile. Per portare a casa infatti una stampante tridimensionale si dovrà spendere solamente 700 sterline, ossia circa 800 euro, un prezzo decisamente basso rispetto agli esorbitanti prezzi previsti fino ad oggi per un dispositivo del genere. La tecnica del nuovo K8200 Printer è semplice quanto innovativa. Infatti la stampante produce sottilissime strisce di plastica che poste l'una sopra l'altra vanno a comporre l'oggetto voluto in partenza. Per realizzare un oggetto grande come un telefono la macchina impiega solamente mezzora.

A livello dimensionale la stampante in 3D venduta nei negozi della Maplin non è più grande di una normale fotocopiatrice con le cartucce della plastica grezza usata per il procedimento di stampa che vengono vendute a 30 sterline l'una, ossia circa 35 euro. Il mercato è senza dubbio già pronto per l'esplosione di questi nuovi dispositivi e tutti gli esperti del settore prevedono un sostanziale calo dei prezzi delle stampanti medesime e delle cartucce, sia di pari passo con il diffondersi dei nuovi apparecchi. Oltretutto il successo delle stampanti dei negozi Maplin sembra inarrestabile e per averne una si è formata già una lista di attesa di oltre 30 giorni.

Il futuro è dunque quello di cercare di produrre la maggior parte degli oggetti direttamente nelle proprie case o nei propri garage. I timori però sono forti nei confronti proprio di questa nuova tecnologia perché se da un lato la facilità di produzione di oggetti 3D è un vantaggio per gli utenti, di contro con le stesse stampanti è possibile anche realizzare pistole perfettamente funzionanti che non possono però essere viste dai metal detector dei controlli e dunque facilmente passabili in luoghi di sicurezza pubblica. Il problema sarà come riuscire a limitare tali situazioni oltretutto visto che il futuro delle stampanti 3D a basso costo sia già presente.

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