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Leica censurata in Cina per una pubblicità che ritrae le proteste di piazza Tienanmen

Il nome del gruppo è finito al centro di un filtro censorio sui social cinesi per via di un video pubblicitario nel quale si accenna alle proteste che nel Paese sono considerate un tabù da quasi 30 anni. Leica nel frattempo ha preso le distanze dal contenuto, dichiarando che non si tratta di materiale pubbliciario approvato.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Il produttore tedesco di fotocamere Leica sta passando un brutto momento in Cina. Come riporta tra gli altri il South China Morning Post in questi giorni il brand è stato infatti reso bersaglio di un filtro censorio sulla piattaforma di microblogging Weibo, uno dei social più frequentati dell'intero Paese. Il motivo: una clip promozionale che, per veicolare il proprio messaggio, ha fatto riferimento alla storica protesta di piazza Tienanmen, che in Cina è ancora un argomento tabù a quasi 30 anni dal suo svolgimento. L'avvenimento ha causato talmente tanto clamore che in queste ore la società si è dovuta distanziare dal contenuto, dichiarando che non si tratta di materiale pubblicitario approvato e di essere dispiaciuta per eventuali fraintendimenti causati dall'accostamento del suo logo alle immagini del video.

La clip della discordia si intitola The Hunt, ovvero la caccia, è stata ideata e prodotta dall'agenzia pubblicitaria brasiliana F/Nazca Saatchi&Saatchi e ritrae diversi giornalisti e fotoreporter alle prese con il racconto dei fatti che li circondano, tra guerre, conflitti e proteste. Al di là dell'intento pubblicitario, il filmato celebra in modo toccante il lavoro dei professionisti che negli anni hanno messo il proprio lavoro al servizio di chiunque volesse rimanere informato sui fatti del Mondo. L'opera del resto, recita una disascalia al termine, è "dedicata a tutti coloro che ci prestano i propri occhi affinché possiamo vedere".

All'interno del video non mancano i riferimenti a fatti reali; il filone principale in particolare è quello che ha causato imbarazzo e risentimento in Cina: riguarda un giornalista che si trova a Pechino nel 1989 — nel pieno svolgimento della Protesta di piazza Tienanmen — e nonostante numerosi guai con le autorità locali finisce con il riuscire comunque a immortalare i momenti storici delle dimostrazioni, fino a scattare la foto del celebre Rivoltoso Sconosciuto che si vede riflesso nell'obbiettivo della sua fotocamera, nell'inquadratura finale della clip.

Tanto è bastato a scatenare un vespaio su Weibo, dove Leica si è attirata l'ira degli utenti subito prima che il social decidesse di filtrare tutto il materiale contenente il nome della società. Il gruppo dal canto suo, forse per timore di recare danno ai propri affari in un mercato fiorente come quello cinese, ha poi evitato di condividere il materiale sui propri account social anche altrove. Fortunatamente il video è ancora disponibile presso canali YouTube e account non ufficiali.

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