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L’equazione che il web non è riuscito a risolvere

Nei giorni scorsi negli Stati Uniti le pagine di Twitter sono state invase da commenti in risposta a un quesito matematico di soluzione apparentemente semplice, ma che ha diviso il social network: un’equazione alla quale gli utenti della piattaforma hanno dato due soluzioni diverse senza però riuscire a mettersi d’accordo su quella corretta.
A cura di Lorenzo Longhitano
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A volte Twitter sa essere luogo di polemiche feroci anche più di Facebook, ma quella che si è consumata nei giorni scorsi negli Stati Uniti si è dimostrata particolare per almeno due motivi: si è trattato di una polemica a sfondo matematico e che soprattutto non ha avuto vincitori, né vinti. Ad innescarla è stato un diabolico utente che settimana scorsa ha pubblicato l'immagine di un'equazione matematica apparentemente semplice, ma la cui soluzione ha diviso i frequentatori della piattaforma in due fazioni opposte: 8 ÷ 2 (2 + 2) = x. Chi ha già fatto il calcolo mentalmente avrà probabilmente ottenuto un 1 o un 16, ma la realtà è che una soluzione esatta e univoca non esiste.

L'ambiguità che è valsa migliaia di risposte al tweet originale deriva dal fatto che moltiplicazione e divisione detengono uguale priorità nell'ordine di soluzione di un'equazione; arrivati dunque a 8 ÷ 2 ⋅ 4 gli utenti si sono divisi. Alcuni hanno preferito seguire l'ordine di lettura dei fattori riducendo a 4 il dividendo 8 e il divisore 2 per poi moltiplicare il risultato per il 4 finale; altri hanno invece diviso l'8 iniziale per l'8 ottenuto dalla moltiplicazione del 2 con il 4 ottenuto dall'addizione in parentesi tonda. Su Twitter non si è riusciti a venirne a capo, anche se questa volta la colpa non è della natura confusionaria del social network; perfino chi ha pubblicato le foto del risultato ottenuto direttamente dal display della propria calcolatrice scientifica è stato infatti contraddetto da altri utenti pronti a fornire risultati diversi provenienti da dispositivi diversi.

Il punto piuttosto – ha fatto notare una terza fazione – è che l'equazione è mal scritta, e nessun matematico formulerebbe mai un quesito del genere in modo simile. Le parentesi del resto esistono proprio per stabilire un ordine di priorità là dove ci sia bisogno di sovvertire il normale ordine di soluzione delle operazioni, oppure di privilegiare la soluzione di un'operazione rispetto a un'altra di livello equivalente. Per ottenere x = 16 insomma sarebbe bastato scrivere (8 ÷ 2) ⋅ (2 + 2) = x, mentre per avere x = 1 sarebbe stato sufficiente scrivere 8 ÷ [2 (2 + 2)] = x.

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